Roma – Sviluppato un nuovo metamateriale denominato “metabot”, che è in grado di espandersi, assumere nuove forme, muoversi e seguire comandi elettromagnetici, comportandosi come un robot telecomandato pur essendo privo di motori o ingranaggi interni. Descritto sulla rivista Nature, il materiale è stato sviluppato dai ricercatori dell’Università di Princeton, guidati da Glaucio Paulino e dal Minjie Chen. Il gruppo di ricerca si è ispirato all’arte degli origami per progettare una struttura modulare composta da celle unitarie chirali, ovvero immagini speculari l’una dell’altra.
Questa chiralità conferisce al metabot la capacità di compiere movimenti complessi e contorsioni in risposta a stimoli esterni. Il metabot è controllato tramite campi magnetici, che inducono la torsione, il collasso o l’apertura dei tubi di Kresling, che costituiscono la sua struttura. Questo permette di controllare il movimento di ciascuna sezione in modo indipendente e di ottenere comportamenti complessi. Le potenziali applicazioni del metabot sono molteplici: robotica, per la somministrazione di farmaci mirata, riparazione di ossa e tessuti danneggiati; termoregolazione, per la creazione di superfici che regolano la temperatura in risposta alla luce solare; ottica, per la realizzazione di antenne, lenti e dispositivi per la gestione delle lunghezze d’onda della luce; simulazione, per riprodurre sistemi complessi come quelli presenti in ingegneria, fisica ed economia. Il metabot rappresenta un passo avanti nella progettazione dei materiali, aprendo nuove possibilità per la creazione di dispositivi multifunzionali e adattabili. La sua capacità di sfidare le regole di azione e reazione degli oggetti fisici e di simulare comportamenti complessi lo rende uno strumento promettente per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. (30Science.com)