Valentina Arcovio

Le origini di Stonehenge rivelano un’antica Britannia tecnologicamente avanzata

(19 Agosto 2024)

Roma – Metodi di trasporto e di organizzazione sociale sorprendentemente avanzati sarebbero all’origine del suggestivo sito archeologico di Stonehenge. E’ quanto emerge da un nuovo studio di un team di ricerca dell’Università di Curtin pubblicato su Nature. I ricercatori hanno scoperto che la monumentale pietra d’altare di Stonehenge, pesante sei tonnellate e a lungo ritenuta originaria del Galles, in realtà proviene dalla Scozia. Inoltre, i risultati indicano l’esistenza di metodi di trasporto e di organizzazione sociale inaspettatamente avanzati all’epoca dell’arrivo della pietra nella sua attuale posizione nell’Inghilterra meridionale, circa 5000 anni fa. I ricercatori di Curtin hanno studiato l’età e la chimica dei granuli minerali contenuti nei frammenti della Pietra dell’Altare, un blocco di arenaria spesso 50 cm e che misura 5 x 1 metri, situato al centro dell’iconico cerchio di pietre di Stonehenge nel Wiltshire. L’autore principale, lo studente di dottorato Anthony Clarke del Timescales of Mineral Systems Group presso la School of Earth and Planetary Sciences di Curtin, ha affermato che l’analisi dell’età e della composizione chimica dei minerali nei frammenti della Pietra dell’Altare la accoppiava alle rocce del nord-est della Scozia, differenziandole nettamente anche dal substrato roccioso gallese. “La nostra analisi ha rilevato che i granuli minerali specifici nella Pietra dell’Altare hanno per lo più un’età compresa tra 1000 e 2000 milioni di anni, mentre altri minerali hanno circa 450 milioni di anni”, ha affermato Clarke. “Ciò fornisce un’impronta chimica distinta che suggerisce che la pietra provenga da rocce nel bacino delle Orcadi, in Scozia, ad almeno 750 chilometri di distanza da Stonehenge.” Date le sue origini scozzesi, i risultati sollevano affascinanti interrogativi, considerando i vincoli tecnologici dell’era neolitica, su come una pietra così massiccia sia stata trasportata su grandi distanze intorno al 2600 a.C. Il coautore dello studio, il professor Chris Kirkland, anch’egli del Timescales of Mineral Systems Group presso la Curtin, ha affermato che i risultati hanno implicazioni significative per la comprensione delle antiche comunità, delle loro connessioni e dei loro metodi di trasporto. “La nostra scoperta delle origini della Pietra dell’Altare evidenzia un livello significativo di coordinamento sociale durante il periodo neolitico e contribuisce a tracciare un quadro affascinante della Gran Bretagna preistorica”, ha affermato il professor Kirkland. “Trasportare un carico così imponente via terra dalla Scozia all’Inghilterra meridionale sarebbe stato estremamente impegnativo, il che indica una probabile rotta di navigazione marittima lungo la costa della Gran Bretagna. “Ciò implica reti commerciali a lunga distanza e un livello di organizzazione sociale più elevato di quanto si pensava esistesse durante il Neolitico in Gran Bretagna”. (30Science.com)

Valentina Arcovio