Lucrezia Parpaglioni

In Turchia, ricreati i suoni di un’antica città sotterranea

(22 Maggio 2025)

Roma –  Una simulazione ricostruisce il paesaggio sonoro dell’antica città sotterranea di Derinkuyu, situata in Turchia, che poteva ospitare fino a 20.000 persone e si sviluppava su sette livelli sotterranei con un complesso sistema di ventilazione. Lo dimostra lo studio di Sezin Nas, ricercatrice di architettura d’interni e acustica presso l’Università Galata di Istanbul, presentato durante l’incontro congiunto della Acoustical Society of America e il congresso internazionale di acustica.

Una raccolta di immagini dai tunnel sotterranei di Derinkuyu.
Credito
Sezin Nas

Nas ha analizzato la storia e l’architettura di Derinkuyu, focalizzandosi su tre spazi chiave: una chiesa, una zona giorno e una cucina. La ricercatrice ha studiato le funzioni degli ambienti, le fonti sonore e i riverberi per creare un paesaggio sonoro virtuale tridimensionale che permette di percepire come poteva essere l’esperienza acustica della vita quotidiana nella città sotterranea. Questo approccio mira a colmare una lacuna nella letteratura sull’ambiente acustico delle città sotterranee e a fornire dati utili sia per la conservazione del patrimonio culturale sia per la progettazione di futuri spazi urbani sotterranei. Un aspetto rilevante evidenziato dallo studio è l’integrazione multifunzionale del sistema di ventilazione, che oltre a garantire l’aria ha un ruolo centrale nel definire il paesaggio sonoro del sito. Nas sottolinea come l’ascolto del paesaggio sonoro ricostruito possa offrire spunti su come il suono abbia influenzato l’esperienza spaziale, le pratiche comunicative e l’organizzazione sociale all’interno di Derinkuyu, considerata un ambiente interno su scala urbana. In conclusione, questa ricerca apre nuove prospettive sull’uso dei paesaggi sonori storici come strumenti sistematici per lo studio della storia e come componenti importanti del patrimonio culturale spesso trascurati. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.