Valentina Di Paola

Israele: scoperta fabbrica di porpora che nell’età del ferro ha funzionato per 5 secoli

(16 Aprile 2025)

Roma – Durante l’età del ferro, da circa il 1100 a.C. la fabbrica di Tel Shiqmona in Israele è stata in funzione per quasi 500 anni, producendo tintura viola derivata da molluschi. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università di Haifa, dell’Israel Antiquities Authority, della Tel Aviv University, della Bar Ilan University, dell’Università di Chicago, dell’Università di Calgary, e dell’Università della British Columbia. Il team, guidato da Golan Shalvi, ha scoperto la più antica e completa fabbrica specializzata nella produzione della tintura porpora, ottenuta dai molluschi marini Hexaplex trunculus. Il sito di Tel Shiqmona, spiegano gli esperti, è l’unico a riportare prove dirette abbondanti e stratificate di un’attività industriale di questo tipo. I 176 reperti analizzati includono 38 grosse vasche in ceramica macchiate di porpora, utensili in pietra e resti di molluschi. I risultati suggeriscono che la fabbrica si occupava sia dell’estrazione del pigmento che della tintura dei tessuti.

Le vasche, che una volta riempite pesavano oltre quattro tonnellate, erano probabilmente parzialmente interrate per garantire stabilità e isolamento, e non potevano essere spostate. Le analisi hanno dimostrato che i residui presenti sui reperti erano effettivamente coloranti mollusco-derivati, in particolare dalla specie H. trunculus. L’assenza di impianti di riscaldamento e le basse temperature di cottura dei vasi indicano una produzione specializzata ma rudimentale, efficace per le esigenze del tempo. “La dimensione dell’industria e la durata dell’attività sono sorprendenti – scrivono gli autori – Tel Shiqmona è stata attiva per oltre 500 anni. È evidente che non si trattava solo di un insediamento, ma di un sito dedicato esclusivamente alla produzione di tinture. Questo luogo offre un modello per individuare altri centri di produzione della porpora nel Mediterraneo”. Nei prossimi step, gli scienziati intendono condurre ulteriori scavi ad alta risoluzione per raccogliere dati su fauna, flora, strumenti e residui organici, in modo da ricostruire in dettaglio le tecniche di produzione. L’obiettivo, conclude il team, è comprendere meglio anche l’organizzazione sociale ed economica legata a questa preziosa attività artigianale.(30Science.com)

 

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).