Roma – Un particolare tipo di vetro è in grado di archiviare dati riscrivibili all’infinito. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dalla Kunming University of Science and Technology e pubblicato su ACS Energy Letters. Per decenni i ricercatori hanno tentato di archiviare dati nel vetro per via del suo potenziale di conservare le informazioni per un lungo periodo di tempo. Uno speciale tipo di vetro che cambia colore a diverse lunghezze d’onda della luce, chiamato vetro fotocromico, si è presentato come una soluzione possibile a questo problema.

Un nuovo tipo di vetro inciso con un disegno di un uccello appare diverso se esposto a laser diversi.
Credito
Adattato da ACS Energy Letters 2025, DOI: 10.1021/acsenergylett.5c00024
Nello specifico gli autori del nuovo studio hanno sviluppato un vetro fotocromico “drogato” dalle impressionanti capacità di archiviazione. Il team di ricerca ha prima modificato con ioni di magnesio e terbio un vetro di silicato di gallio. Dopodichè hanno utilizzato un laser verde a lunghezza d’onda di 532 nanometri (nm) per inscrivere motivi 3D in piccole lastre del vetro “drogato”. I motivi – simboli, codici QR, prismi geometrici e persino un uccello – appaiono viola nel vetro trasparente, che cambia colore quando eccitato a lunghezze d’onda precise. Quindi, per cancellare completamente i motivi senza modificare la struttura del vetro, il team ha applicato calore a 1022 gradi Fahrenheit (550 gradi Celsius) per 25 minuti. I ricercatori considerano l’uso di magnesio e terbio rivoluzionario per le loro capacità di luminescenza a lunghezze d’onda nettamente diverse, il che rende possibile ottenere una lettura multicolore e sintonizzabile di pattern 3D da un singolo materiale. Il nuovo approccio potrebbe essere utilizzato per l’archiviazione di dati ottici 3D ad alta capacità e per la crittografia in applicazioni industriali, accademiche e militari. (30Science.com)