Lucrezia Parpaglioni

Un futuro più luminoso per pannelli solari, schermi TV e altri dispositivi

(14 Ottobre 2024)

Roma – Scoperto come far aderire un maggior numero di molecole alla superficie di minuscoli nanocristalli, il che potrebbe portare a schermi televisivi più luminosi, a una migliore diagnostica medica e a pannelli solari più efficienti, migliorando la tecnologia di tutti i giorni. Lo rivela uno studio guidato da Guohua Jia della Curtin’s School of Molecular and Life Sciences, riportato su Neuron. “Lo studio ha analizzato come la forma dei nanocristalli di solfuro di zinco influisca sulla capacità delle molecole, note come ligandi, di aderire alla loro superficie”, ha detto Jia. “I ligandi svolgono un ruolo importante nel controllare il comportamento e le prestazioni dei nanocristalli di solfuro di zinco in varie tecnologie importanti”, ha continuato Jia.

“In una scoperta che potrebbe aprire nuove possibilità per lo sviluppo di dispositivi più intelligenti e avanzati, il nostro studio ha rilevato che le particelle più piatte e uniformi, chiamate nanoplatelets, permettono a un maggior numero di ligandi di attaccarsi saldamente, rispetto ad altre forme come i nanodots e i nanorods”, ha specificato Jia. Regolando la forma di queste particelle, siamo riusciti a controllare il modo in cui interagiscono con l’ambiente circostante e a renderle più efficienti in varie applicazioni”, ha proseguito Jia. “Dalle luci e dagli schermi LED più luminosi ai pannelli solari più efficienti e alle immagini mediche più dettagliate, la capacità di controllare le forme delle particelle potrebbe rivoluzionare l’efficienza e le prestazioni dei prodotti”, ha sottolineato Jia “La scoperta potrebbe migliorare le prestazioni dei dispositivi noti come optoelettronici, che producono luce o utilizzano la luce per svolgere le loro funzioni”, ha dichiarato Jia. “L’optoelettronica è importante per molte tecnologie moderne, tra cui le telecomunicazioni, i dispositivi medici e la produzione di energia”, ha aggiunto Jia. “La capacità di manipolare in modo efficiente la luce e l’elettricità è fondamentale per il progresso di sistemi elettronici più veloci, più efficienti e più compatti”, ha sottolineato Jia. “Tra questi vi sono i LED, che convertono l’elettricità in luce e sono utilizzati in tutti i settori, dalle lampadine agli schermi televisivi, nonché le celle solari che convertono la luce in energia elettrica, alimentando i dispositivi con la luce del sole”, ha notato Jia. “Altri dispositivi che potrebbero essere migliorati grazie a questa scoperta sono i fotorivelatori che percepiscono la luce e la convertono in un segnale elettrico, come nelle macchine fotografiche e nei sensori, oltre ai diodi laser utilizzati nelle comunicazioni a fibre ottiche che convertono i segnali elettrici in luce per la trasmissione dei dati”, ha concluso Jia. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.