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FBK, RFI e PoliMi testano il primo veicolo ferroviario a guida completamente autonoma

(7 Maggio 2025)

Roma – Identificare e gestire criticità operative in tempo reale è uno degli obiettivi di URV (Unmanned Railway Vehicle), il progetto di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler (FBK), Politecnico di Milano e altri partner accademici, per la creazione di un veicolo ferroviario a guida autonoma per il controllo e la manutenzione delle linee ad alta velocità in Italia. Alessandro Cimatti, direttore del centro Digital Industry di FBK, spiega: “Questo progetto rappresenta un esempio emblematico di come la collaborazione con un grande player industriale possa portare a ricadute concrete e immediate sul piano pratico, dimostrando come la ricerca scientifica possa tradursi in innovazione reale e applicabile a diversi contesti tecnologici. La sinergia tra RFI, i ricercatori di FBK e i partner accademici, ha permesso di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate, fondendo le competenze in ingegneria del software e metodologie formali. Per il futuro abbiamo in programma di espandere le attività progettuali e integrare nuove funzionalità, rafforzando una collaborazione di grande valore con un partner per noi altamente strategico”. Il progetto URV consente di aumentare la sicurezza delle linee ad alta velocità utilizzando il mezzo a guida autonoma per l’apertura delle linee dopo la manutenzione notturna. L’impiego di sistemi di visione, affiancati ad algoritmi di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini, permetterà inoltre di monitorare criticità e migliorare la diagnostica della linea. URV è in grado di eseguire ispezioni delle linee ferroviarie in modo autonomo e può essere utilizzato in aree critiche dove l’intervento umano è difficile. Opera in due modalità: completamente autonomo grazie al sistema di Automatic Train Operation (ATO) oppure controllato da remoto. L’ATO segue standard di altissimo livello a garanzia della sicurezza delle operazioni, può raggiungere una velocità massima di 200 km/h, permettendo un’ampia copertura delle linee ferroviarie in tempi ridotti, e ha un’autonomia operativa – di circa quattro ore – grazie all’alimentazione a batterie. Questo consente di effettuare ispezioni continue senza necessità di fermarsi frequentemente per la ricarica, riducendo così l’impatto ambientale e aumentando l’efficienza delle operazioni. Il centro Digital Industry di FBK è coinvolto attivamente nel progetto sin dalle fasi iniziali avviate nel 2017. Nello specifico, FBK ha contribuito allo sviluppo delle logiche di controllo di bordo, alla creazione del software ATO e delle interfacce per l’interazione da remoto su tablet. Grazie all’approccio model-based design, che permette di realizzare un modello grafico illustrativo dei comportamenti dei componenti, la Fondazione ha effettuato le verifiche preliminari e i test del sistema, da quelli in laboratorio su una replica dell’equipaggiamento del treno[4] fino a quelli più recenti in campo. I test su banco sono stati condotti presso la sede RFI di Firenze Osmannoro, per la verifica dei sottosistemi di URV in condizioni controllate. Infine, il veicolo è stato testato in condizioni reali presso il circuito di Bologna San Donato nell’agosto 2024 – primo test in Italia su rotaia di un veicolo ferroviario a guida completamente autonoma. Il progetto si inquadra in una più ampia collaborazione quadro tra RFI e FBK, regolata da una serie di accordi, firmati nel 2017 e nel 2021. Con la sigla recente di un terzo accordo quadro, saranno sviluppate nuove funzionalità e ampliate le attività progettuali.(30Science.com)

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