Lucrezia Parpaglioni

Nuove prove supportano il “fenomeno di lacerazione” della Piccola Nube di Magellano

(19 Maggio 2025)

Roma – Nuove prove dimostrano che la Piccola Nube di Magellano è deformata da interazioni gravitazionali complesse, aprendo nuove prospettive per comprendere le dinamiche delle galassie nane vicine e il loro rapporto con la Via Lattea e la Grande Nube di Magellano. Lo rivela uno studio dell’Università di Nagoya, riportato su The Astrophysical Journal Letters. I ricercatori hanno analizzato i moti stellari nella Piccola Nube di Magellano, SMC, una galassia nana irregolare vicina alla Via Lattea.

Lo studio, basato sui dati del satellite Gaia, analizza per la prima volta i movimenti delle stelle variabili Cefeidi tenendo conto delle loro distanze individuali dalla Terra, superando la precedente assunzione che tutte le stelle della SMC fossero alla stessa distanza. I ricercatori hanno scoperto che le Cefeidi si muovono lungo due assi distinti e in direzioni opposte: le stelle più vicine si spostano verso nord-est, mentre quelle più lontane si muovono verso sud-ovest. Questo movimento si aggiunge a un altro moto opposto già noto nelle stelle massicce della SMC, che si muovono da nord-ovest a sud-est. Tale configurazione bidirezionale indica che la Piccola Nube di Magellano è sottoposta a forze gravitazionali esterne multiple, principalmente l’attrazione della Grande Nube di Magellano, LMC, e un secondo meccanismo ancora da identificare. Lo studio conferma inoltre che la SMC non ruota come una galassia a disco tipica, suggerendo dinamiche peculiari probabilmente influenzate dalle interazioni gravitazionali con la Via Lattea e la LMC. Questo risultato mette in discussione le teorie precedenti sulla struttura e sull’evoluzione della SMC e sottolinea la necessità di nuove simulazioni che considerino la sua natura non rotante e i complessi effetti gravitazionali in gioco. L’analisi si è basata su oltre 4.200 stelle variabili Cefeidi, la cui distanza è stata misurata con precisione sfruttando la relazione periodo-luminosità, un metodo consolidato per determinare distanze cosmiche. Questa precisione ha permesso di mappare i moti stellari con un dettaglio senza precedenti, rivelando la “lacerazione” della galassia dovuta alle forze mareali esterne. (30Science.com

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.