Lucrezia Parpaglioni

Sviluppata “pelle” elettronica per occhiali leggeri per la visione notturna

(23 Aprile 2025)

Roma – Sviluppata una nuova “pelle” elettronica ultrasottile che potrebbe consentire la realizzazione di occhiali leggeri per la visione notturna. A farlo una squadra di ingegneri del MIT, guidati da Xinyuan Zhang, studente laureato presso il Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali, DMSE, del MIT e da Jeehwan Kim, professore associato di ingegneria meccanica e di scienza e ingegneria dei materiali. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, descrive una tecnica per far crescere e rimuovere pellicole ultrasottili di materiale elettronico piroelettrico. La nuova membrana piroelettrica, con uno spessore di soli 10 nanometri, è la più sottile mai realizzata e si è dimostrata altamente sensibile al calore e alle radiazioni nell’intero spettro dell’infrarosso lontano. Questa caratteristica potrebbe consentire la realizzazione di dispositivi di rilevamento a infrarossi lontani, IR, più leggeri, portatili e ad alta precisione, aprendo nuove possibilità per occhiali per la visione notturna e sistemi di guida autonoma in condizioni di nebbia. A differenza dei sensori a infrarossi lontani all’avanguardia, che richiedono ingombranti sistemi di raffreddamento, la nuova pellicola piroelettrica non necessita di raffreddamento e rimane sensibile a variazioni di temperatura molto piccole. Il gruppo di ricerca ha analizzato il processo di distacco del materiale piroelettrico, PMN-PT, e ha scoperto che la chiave risiede nella presenza di atomi di piombo con alta affinità elettronica, che impediscono ai portatori di carica di legarsi al substrato sottostante, facilitando il distacco del film. I ricercatori hanno fabbricato matrici di 100 pixel ultrasottili sensibili al calore e hanno dimostrato che la loro sensibilità è paragonabile a quella dei dispositivi per la visione notturna all’avanguardia. Oltre alla visione notturna, la pellicola termosensibile potrebbe trovare applicazioni nella rilevazione ambientale e biologica, nella creazione di immagini di fenomeni astrofisici e nel monitoraggio delle variazioni di temperatura nei chip semiconduttori. Il gruppo sta lavorando all’integrazione dei film piroelettrici in un sistema di visione notturna funzionale e prevede che questa tecnologia possa essere applicata anche a sensori indossabili, transistor flessibili, celle solari elastiche e display pieghevoli. Lo studio ha ricevuto il sostegno finanziario dell’Ufficio per la ricerca scientifica dell’Aeronautica Militare statunitense.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.