Roma – Un drone galleggiante in grado di dare la caccia in mare alle microplastiche, una delle principali minacce ambientali al mondo: è quanto sviluppato da un team di ricercatori guidato dal Korea Institute of Science and Technology (KIST), che ha pubblicato i propri risultati su Advanced Science. Il drone è dotato di “strutture dentarie” idrofile che sfruttano la tensione superficiale per rimuovere le microplastiche. Questo approccio consente la rimozione di microplastiche di dimensioni variabili da 1 micrometro (μm) a 4 millimetri, facendo fronte alle sfide che le tecnologie di filtraggio tradizionali affrontano con la variabilità di dimensioni e forma delle microplastiche.

Prototipi di tamburi dentati per diversi tipi di recupero MP / (A) L’immagine sperimentale mostra il processo di scrematura MP utilizzando un tamburo con struttura dentata con P = H = 6 mm e un diametro del tamburo di 60 mm. Il tamburo scrematura pellet di PE di dimensioni millimetriche e particelle di PE di dimensioni micrometriche. (B) Mostra come il tamburo dentato rimuove tutti gli MP situati sul lato destro del bagno e quindi li rilascia a sinistra, indipendentemente dal fatto che gli MP siano i) pellet di PE con una dimensione di 2-4 mm o ii) particelle di PE nell’intervallo di 1-2000 μm (C). (D) Il recupero visto dal tamburo dentato a tre diverse velocità di rotazione del tamburo per cinque diversi MP.
Credito
Istituto coreano di scienza e tecnologia
La tecnologia ha raggiunto un’efficienza di recupero superiore all’80 per cento per vari tipi di microplastiche, tra cui polistirene espanso, polipropilene e polietilene. In particolare, la struttura idrofila del drone galleggiante può essere utilizzata per rimuovere le microplastiche in tempo reale in grandi masse d’acqua come oceani, laghi e fiumi. Il drone può muoversi autonomamente e purificare l’acqua come un robot aspirapolvere domestico. “Questa tecnologia – ha dichiarato Myoung-Woon Moon del Center for Extreme Materials Research presso il Korea Institute of Science and Technology (KIST) – può essere applicata non solo ai droni galleggianti, ma anche a sistemi fissi come i filtri per il trattamento dell’acqua negli allevamenti di acquacoltura”. (30Science.com)