Roma – Circa 3,6 euro al chilo (€/kg): tanto costerebbe produrre idrogeno (H2) da sole fonti rinnovabili nel Sud Italia secondo quanto emerge da un nuovo studio guidato dalla Sapienza Università di Roma e pubblicato su Sustainable Operations and Computers. L’idrogeno funge da vettore energetico con il potenziale per abilitare sistemi energetici sostenibili e flessibili. Tuttavia, per raggiungere una vera decarbonizzazione è necessario l’uso di fonti energetiche rinnovabili e una gestione responsabile delle risorse idriche per la produzione di idrogeno a mezzo di elettrolisi.

Produzione di idrogeno da fonti verdi e fossili distinta per età e genere
Credito
Francesco Bonesso, Idiano D’Adamo, Marco Giannini, Massimo Gastaldi
Gli autori del nuovo studio hanno condotto un’analisi socioeconomica della produzione di idrogeno in un possibile impianto integrato di elettrolisi alimentato da energia eolica nel Sud Italia. Lo studio ha stimato un costo livellato dell’idrogeno (LCOH) di 3,60 €/kg per un impianto eolico da 30 Megawatt (MW) e un impianto di elettrolisi da 18,5 MW, in grado di produrre 1.776.000 kg di idrogeno nel suo primo anno. Le analisi di sensibilità hanno indicato che il LCOH potrebbe variare da 2,81 € a 4,48 €/kg, influenzato in modo significativo da fattori come l’ inflazione e la capacità produttiva dell’eolico. Ad esempio, una riduzione della capacità dal 35 per cento al 25 per cento aumenterebbe il LCOH a 5,25 €/kg. Gli autori dello studio hanno anche condotto un sondaggio sulle conoscenze degli italiani relative all’idrogeno scoprendo che il 72,5 per cento degli italiani non è a conoscenza delle differenze tra idrogeno green (quindi prodotto con sole fonti rinnovabili) e grigio, con un picco di conoscenza tra gli uomini over 35. La disponibilità a pagare (WTP) per l’idrogeno da fonti rinnovabili si attestava a circa il 10 per cento, con la più alta accettazione riscontrata tra le donne di età compresa tra 18 e 24 anni. L’accettazione pubblica delle installazioni di energia eolica rifletteva una WTP dell’8,7 per cento. (30Science.com)