Roma – È possibile rendere l’aviazione più sostenibile? Come? Sono due delle domande cui cerca di dare risposte concrete il progetto ALIGHT, condotto da un’ampia partnership europea guidata dall’aeroporto di Copenhagen e a cui partecipa l’Università di Parma con il Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente – Cidea.
In questi giorni è proiettato nello scalo di Copenhagen, e successivamente lo sarà in quelli di Roma e Vilnius e su alcuni voli della compagnia aerea SAS, un video prodotto all’interno di ALIGHT e dedicato proprio alla promozione dei cosiddetti combustibili sostenibili per aviazione (in inglese Sustainable Aviation Fuels, SAF).
L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza della necessità di una transizione del trasporto aereo, per arrivare a volare con un’impronta carbonica minore.
Anche con la partecipazione a questo progetto l’Università di Parma testimonia ancora una volta la sua attenzione ai temi legati alla sostenibilità e alla transizione ecologica, la cui urgenza è sempre più evidente.
Con lo scalo di Copenaghen come “laboratorio” sarà creato un esempio di aeroporto sostenibile, che ha come obiettivo l’azzeramento delle proprie emissioni di carbonio nel 2050. Il progetto si concentra sia sulle infrastrutture per i combustibili sostenibili per l’aviazione sia sullo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile per il soddisfacimento dei fabbisogni delle attività a terra. Insieme agli aeroporti di Roma e Vilnius, al nuovo aeroporto di Varsavia (in corso di realizzazione), a università e centri di ricerca e a fornitori di tecnologia, si apre una strada verso un aeroporto che possa operare riducendo le proprie emissioni di carbonio e quelle degli aeromobili che lo utilizzeranno, esportando una visione che sarà di ispirazione per tutti gli scali d’Europa.(30Science.com)