Roma – I cambiamenti climatici indotti dall’uomo avrebbero causato già un riscaldamento vicino alla soglia limite di 1,5°C alla fine del 2023, rispetto a prima del 1700. E’ quanto emerge da un allarmante studio guidato dalla Università di Lancaster e pubblicato su Nature Geoscience. I risultati si basano su un nuovo approccio per valutare l’impatto del riscaldamento indotto dall’uomo che utilizza dati provenienti dal carotaggio del ghiaccio antartico; dati che coprono gli ultimi due millenni e suggeriscono che la Terra potrebbe essere più vicina al limite di riscaldamento di 1,5°C di quanto si pensasse in precedenza. I paesi coinvolti nell’accordo di Parigi hanno concordato di proseguire gli sforzi per evitare che le temperature globali aumentino oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, con il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici che utilizza i dati sulle temperature globali del periodo 1850-1900 come punto di riferimento preindustriale. Tuttavia, è noto che sia le emissioni che la quantità complessiva di anidride carbonica (CO2) atmosferica erano in aumento ben prima di questo periodo. Pertanto, determinati studiosi e tra questi gli autori hanno ritenuto di valutare i progressi verso il limite di riscaldamento di 1,5°C con riferimento a un’altra base di partenza. Gli autori del nuovo studio hanno rivalutato la relazione tra le temperature superficiali globali e le tendenze della CO2 atmosferica, utilizzando le registrazioni delle carote di ghiaccio antartiche per abbinarle ai dati sulle anomalie della temperatura ed estendere la loro analisi indietro di 2.000 anni. Innanzitutto suggeriscono che, utilizzando i dati dal 1850 al 2023, esiste una relazione lineare tra CO2 e aumento della temperatura. Sebbene altri fattori abbiano influenzato l’andamento della temperatura a partire dal 1850, essi sostengono che questa relazione lineare per l’intervallo è sufficiente per una valutazione attendibile di quanto riscaldamento sia stato causato l’uomo, sebbene possa diventare non lineare con l’avanzare del riscaldamento in futuro e con altre variabili climatiche del sistema Terra che potrebbero diventare più pronunciate. Gli autori hanno poi applicato questa relazione lineare per stimare il riscaldamento moderno rispetto a un periodo di riferimento preindustriale dal 13 al 1700 d.C. – quando la CO2 atmosferica era di circa 280 parti per milione –. Hanno calcolato che con questa base di riferimento il riscaldamento indotto dall’uomo probabilmente ha raggiunto 1,49 °C nel 2023, il che significa che la soglia di riscaldamento di 1,5°C è stata quasi raggiunta..(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Il riscaldamento globale è vicino alla soglia limite di 1,5 °C
(11 Novembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla