Roma – Un parterre di eccezione del mondo della ricerca e delle istituzioni celebra oggi, presso l’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina, i primi 20 anni dell’esperimento Virgo e il suo cruciale contributo alla rivoluzione dell’astronomia gravitazionale e multimessaggera con uno sguardo anche verso il futuro e al progetto europeo del grande rivelatore di onde gravitazionali Einstein Telescope.
Cominciava nel 2004 l’avventura scientifica dell’esperimento Virgo, uno dei tre rivelatori al mondo in grado di osservare le onde gravitazionali e l’unico in Europa: un’infrastruttura di ricerca finanziata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) italiano, dal Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese e dall’Istituto Nazionale di Fisica Subatomica (Nikhef) olandese.
Con il suo contributo alla prima osservazione nel 2015 e poi alla straordinaria rivelazione della fusione di due stelle di neutroni nel 2017, Virgo, assieme ai due rivelatori statunitensi LIGO, è stato nell’ultimo decennio protagonista di una vera e propria rivoluzione del nostro modo di osservare l’universo, inaugurando la cosiddetta astronomia multi messaggera. Una rivoluzione scientifica che ha gettato le basi per il progetto di nuove infrastrutture di ricerca, che ospiteranno rivelatori e osservatori di onde gravitazionali sempre più potenti e sensibili, come il futuro Einstein Telescope (ET), che l’Italia si è candidata a ospitare in Sardegna. In questi giorni, infatti, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina accoglie anche un importante appuntamento del BGR (Board of Governmental Representatives), ovvero del consiglio dei rappresentanti governativi delegati a discutere della realizzazione di ET.
“Virgo è un modello di grande successo – ha spiegato il Ministro Anna Maria Bernini con un video messaggio – Lo dobbiamo a due pionieri della scienza, due visionari, l’italiano Adalberto Giazotto e il francese Alain Brillet. A loro, da parte nostra, va la promessa di far prosperare questa ricerca nella culla europea che l’ha vista nascere. Vogliamo farlo promuovendo la costruzione di un osservatorio di onde gravitazionali di nuova generazione, l’Einstein Telescope, nel cuore della Sardegna. Per questo ci auguriamo che l’interazione tra EGO e il futuro Einstein Telescope diventi sempre più intensa e costruttiva”, conclude il Ministro Bernini.
“Riuscire a osservare le onde gravitazionali era una sfida quasi impossibile, che ha richiesto lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e l’intuito visionario di due grandi scienziati: l’italiano Adalberto Giazotto e il francese Alain Brillet, padri fondatori dell’esperimento Virgo – ha dichiarato il presidente INFN, Antonio Zoccoli – A vent’anni dalla sua entrata in funzione, possiamo essere orgogliosi di questo grande progetto, che dimostra il ruolo di primo piano che l’Europa svolge a livello internazionale nel campo dell’astronomia gravitazionale. La leadership che abbiamo conquistato, di cui Virgo è testimonianza, ci permette di guardare con fiducia al futuro, sostenendo con determinazione la realizzazione di un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione in Europa: l’Einstein Telescope.”
La giornata di celebrazioni, organizzata da EGO con INFN e MUR, sarà aperta dal videomessaggio del Ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini , dai saluti istituzionali del vice direttore generale per la Promozione dell’Italia del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Giuseppe Pastorelli, e del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Saranno quindi il premio Nobel Giorgio Parisi, che presiede il comitato tecnico-scientifico del MUR per la candidatura italiana per Einstein Telescope, il coordinatore scientifico di Virgo Gianluca Gemme e il coordinatore della presa dati del rivelatore Virgo, Nicolas Arnaud a ripercorrere le tappe dei successi scientifici e tecnologici della ricerca sulle onde gravitazionali.
L’evento è preceduto alle ore 15, sempre all’Auditorium di EGO, da un incontro del Premio Nobel Giorgio Parisi, in dialogo con il giornalista Piero Bianucci, con le studentesse e gli studenti dell’Università di Pisa. L’incontro apre il nuovo ciclo di ‘Sguardi nel Futuro’, iniziativa di orientamento e alta formazione dell’Università di Pisa, che mette in contatto le nuove generazioni con i più importanti esperti del mondo della ricerca scientifica e tecnologica.
“E’ straordinario come in appena 20 anni di attività scientifica (e a meno di 10 anni dalla scoperta delle onde gravitazionali), le osservazioni delle antenne gravitazionali Virgo e LIGO abbiano rivoluzionato il nostro modo di studiare l’Universo e i fenomeni cosmici più estremi – ha dichiarato il direttore di EGO, Massimo Carpinelli – Si tratta davvero di una nuova astronomia, per cui la comunità scientifica sta già progettando infrastrutture di ricerca, adeguate al potenziamento dei rivelatori e alla velocissima crescita del numero di ricercatori coinvolti. L’esperienza dei pionieri di questo settore, come quella di EGO e Virgo, è decisiva per costruire basi solide al futuro dell’astronomia gravitazionale e multimessaggera, e naturalmente, per la grande impresa europea di Einstein Telescope.” (30Science.com)