Roma – Premiato in Francia Davide Di Giusto, di Gemona del Friuli, neo dottore di ricerca dell’Università di Udine, per i sui studi sulla dispersione marina e atmosferica delle microplastiche, uno dei fattori di maggior inquinamento ambientale. Di Giusto è tra i vincitori del premio per le migliori tesi di dottorato assegnato ogni anno dall’Università di Aix-Marseille (Amu Thesis Award). In particolare, per il miglior lavoro di ricerca nel settore della fluidodinamica. Un’attività che Di Giusto ha svolto durante il corso di dottorato in Scienze dell’ingegneria energetica e ambientale del Dipartimento Politecnico in ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano. Il riconoscimento prevede anche un premio del valore di mille euro. Davide Di Giusto, già laureato magistrale in Ingegneria meccanica all’Università di Udine, ora lavora come research software engineer presso un’importante compagnia a Parigi.
La tesi di dottorato, intitolata “Fibre flessibili in flusso turbolento ad elevato numero di Reynolds” si è svolta in co-tutela tra l’Università di Udine e l’Ateneo d’oltralpe, che conta 80mila studenti e 2500 dottorandi. Il progetto di ricerca è stato coordinato da Cristian Marchioli, del gruppo di Fluidodinamica dell’Ateneo friulano, e da Elisabeth Guazzelli dell’Université di Parigi e Laurence Bergougnoux dell’Università di Aix-Marseille.
«Il mio progetto di dottorato – spiega Di Giusto – ha riguardato lo studio del comportamento di fibre flessibili all’interno di un flusso turbolento: le fibre di cui mi sono occupato hanno forma allungata e sono in grado di deformarsi per effetto del flusso che le trasporta, come avviene ad esempio per le microfibre tessili di origine sintetica che sono causa di inquinamento ambientale sotto forma di microplastiche».
Per il professor Marchioli «una delle principali motivazioni che hanno consentito a Davide di conseguire il premio sia che la sua tesi comprende sia un’ampia parte sperimentale, svolta presso i laboratori dell’Institut Universitaire des Systèmes Thermiques Industriels dell’Università di Aix-Marseille, che una innovativa parte di simulazione al calcolatore. I risultati che ha ottenuto – evidenzia Marchioli – avranno ricadute sia in termini di ricerca fondamentale che in termini di valutazione dell’impatto ambientale associato alla dispersione marina e atmosferica delle microplastiche».(30Science.com)