Valentina Di Paola

La vita potrebbe resistere sotto il ghiaccio di Marte

(17 Ottobre 2024)

Roma – Le zone al di sotto del ghiaccio polveroso sulla superficie di Marte potrebbero fornire le condizioni necessarie per la presenza di vita fotosintetica. Questo, almeno, è quanto sostengono gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory, della NASA, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Communications Earth & Environment per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Aditya Khuller, ha eseguito una serie di analisi per capire quali zone del sottosuolo marziano potrebbero ospitare vita fotosintetica. I risultati, commentano gli esperti, suggeriscono che i depositi di ghiaccio situati alle medie latitudini del pianeta dovrebbero essere una posizione chiave in qualsiasi ricerca di vita sul Pianeta rosso. Gli alti livelli di dannose radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole rendono quasi certamente impossibile la vita attuale sulla superficie del nostro vicino cosmico.

Un’immagine del Mars Reconnaissance Orbiter della NASA di un burrone nella regione marziana di Dao Vallis. Si ritiene che le aree bianche al centro dell’immagine siano aree di ghiaccio polveroso simili a quelle modellate nello studio. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del JPL .
Credito: NASA/JPL-Caltech/Università dell’Arizona

Tuttavia, uno strato di ghiaccio sufficientemente spesso potrebbe assorbire le radiazioni dannose e proteggere eventuali microrganismi. Qualsiasi forma di vita in queste condizioni dovrebbe trovarsi in una zona abitabile radiativa, sufficientemente vicina alla superficie da ricevere luce per la fotosintesi ma abbastanza in profondità da non subire gli effetti dannosi delle radiazioni ultraviolette. Stando a quanto emerge da questo lavoro, il ghiaccio molto polveroso sarebbe troppo schermante. Nelle zone in cui il ghiaccio contiene tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento di polvere, invece, la zona abitabile si troverebbe tra cinque e 38 centimetri di profondità, a seconda delle dimensioni e della purezza dei cristalli di ghiaccio. Nelle regioni caratterizzate da ghiaccio più limpido, la fascia di abitabilità sarebbe tra 2,15 e 3,10 metri di profondità. Gli autori spiegano che le particelle di polvere all’interno del ghiaccio potrebbero causare occasionali scioglimenti localizzati a profondità fino a circa 1,5 metri, fornendo l’acqua liquida necessaria alla sopravvivenza di qualsiasi forma di vita fotosintetica. Le regioni polari marziane sarebbero troppo fredde per questo processo, precisano i ricercatori, ma lo scioglimento del sottosuolo potrebbe verificarsi nelle aree di media latitudine, tra 30 e 50 gradi. Questo lavoro, concludono gli autori, non conferma l’esistenza di vita sul Pianeta rosso, ma evidenzia delle possibili regioni in cui le future ricerche potrebbero concentrarsi. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).