Roma – Un team di ricerca guidato da James Tour della Rice University ha sviluppato un metodo per riciclare in modo più efficiente i metalli preziosi contenuti nei rifiuti elettronici, riducendo al contempo in modo significativo l’impatto ambientale solitamente associato al riciclo dei metalli. “Il nostro processo offre significative riduzioni nei costi operativi e nelle emissioni di gas serra, rendendolo un progresso fondamentale nel riciclo sostenibile”, ha affermato Tour. Il lavoro del team di ricerca è stato pubblicato su Nature Chemical Engineering. La nuova tecnica migliora il recupero di metalli critici e si basa sul precedente lavoro di Tour sullo smaltimento dei rifiuti utilizzando il riscaldamento Joule flash (FJH). Questo processo comporta il passaggio di una corrente elettrica attraverso un materiale per riscaldarlo rapidamente a temperature estremamente elevate, trasformandolo in sostanze diverse. I ricercatori hanno applicato i processi di clorazione FJH e carboclorurazione per estrarre metalli preziosi, tra cui gallio, indio e tantalio, dai rifiuti elettronici. I metodi di riciclo tradizionali come l’idrometallurgia e la pirometallurgia sono ad alta intensità energetica, producono flussi di rifiuti nocivi e comportano grandi quantità di acido. Al contrario, il nuovo metodo elimina queste sfide consentendo un controllo preciso della temperatura e una rapida separazione dei metalli senza utilizzare acqua, acidi o altri solventi, riducendo significativamente il danno ambientale. Gli scienziati hanno scoperto che il loro metodo separa efficacemente il tantalio dai condensatori, il gallio dai diodi a emissione luminosa scartati e l’indio dalle pellicole solari conduttive usate. Controllando con precisione le condizioni di reazione, il team ha ottenuto una purezza del metallo superiore al 95 per cento e una resa superiore all’85 per cento. Inoltre, il metodo è promettente per l’estrazione di litio e di elementi delle terre rare, ha affermato Shichen Xu, ricercatore post-dottorato presso la Rice e co-primo autore dello studio.(30Science.com)