Valentina Di Paola

Scoperto un antico lignaggio Neanderthal che si è estinto a causa dell’isolamento

(11 Settembre 2024)

Roma – Tra 42 e 50 mila anni fa, un antico lignaggio di Neanderthal sembrerebbe essere rimasto isolato dalle altre popolazioni fino all’estinzione della specie. A suggerirlo uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Genomics, condotto dagli scienziati dell’Università di Copenaghen, dell’Université Toulouse e del Centre national de la recherche scientifique (CNRS). Il team, guidato da Tharsika Vimala e Ludovic Slimak, ha analizzato i resti fossili rinvenuti in un sistema di grotte nella valle del Rodano, in Francia. Il gruppo di ricerca ha estratto il materiale genetico dai denti e dalla mascella dell’ominide, soprannominato Thorin in riferimento a un personaggio di Tolkien. I dati sono stati quindi confrontati con le informazioni genomiche dei Neanderthal noti. L’analisi genomica suggerisce che Thorin visse in una piccola comunità isolata tra 42 e 50 mila anni fa, più distante nel tempo di quanto precedentemente ipotizzato. I risultati, commentano gli esperti, potrebbero far luce sulle ragioni ancora enigmatiche dell’estinzione della specie. Stando a quanto emerge dall’indagine, questi Neanderthal erano organizzati in gruppi più ampi di quanto si ritenesse in precedenza. “Finora – osserva Vimala – si pensava che esistesse un solo lignaggio di Neanderthal geneticamente omogeneo, che ha prosperato fino al momento dell’estinzione. Il nostro lavoro, tuttavia, mostra che erano presenti almeno due popolazioni distinte”. La popolazione di Thorin ha trascorso 50 mila anni senza scambiare geni con altri Neanderthal. Durante questi 50 millenni, sostengono gli autori, le due popolazioni hanno coesistito ignorandosi completamente. “Il lignaggio a cui appartiene l’ominide – riporta Martin Sikora, collega e coautore di Vimala – sembra essersi separato dagli altri Neanderthal circa 105 mila anni fa. Il suo genoma era più simile a un individuo rinvenuto a Gibilterra e Slimak, il che ci ha permesso di ricostruire un’ipotesi di alcune rotte migratorie”. “Questi risultati – conclude Vimala – suggeriscono che le comunità di Neanderthal erano piccole e isolate. Questo cambio di paradigma potrebbe rivoluzionare le ipotesi relative alla loro scomparsa. Quando si è isolati per un lungo periodo, si limita la variazione genetica e si riducono le capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e agli agenti patogeni. Nei prossimi step, speriamo di osservare nuovi genomi dello stesso periodo provenienti da altre zone. Potremmo individuare numerose popolazioni profondamente strutturate”. (AGI) Valentina Di Paola

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).