Roma – Un “insetto” robotico autoalimentato in grado di scivolare sull’acqua e rilevare dati ambientali. E’ quanto ottenuto da un gruppo di ricercatori guidati dalla Binghamton University che ha pubblicato i propri risultati su “Advanced Materials Technologies”. I nuovi robot acquatici utilizzano una tecnologia assai peculiare: una interfaccia che è idrofila da un lato e idrofobica dall’altro, lascia entrare i nutrienti dall’acqua e li trattiene all’interno del dispositivo per alimentare la produzione di spore batteriche. “Quando l’ambiente è favorevole ai batteri, diventano cellule vegetative e generano energia”, hanno detto i ricercatori, “ma quando le condizioni non sono favorevoli, ad esempio, fa molto freddo o i nutrienti non sono disponibili, tornano alle spore. In questo modo, possiamo estendere la vita operativa”. La ricerca del team di Binghamton ha dimostrato una produzione di energia vicina a 1 milliwatt, sufficiente per azionare il movimento meccanico del robot e tutti i sensori in grado di tracciare dati ambientali come la temperatura dell’acqua, i livelli di inquinamento, i movimenti di navi commerciali e aerei e i comportamenti degli animali acquatici. Poter inviare i robot ovunque siano necessari rappresenta un chiaro passo avanti rispetto agli attuali “galleggianti intelligenti”, ovvero sensori fissi ancorati in un punto.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Robot grandi quanto un insetto scivolano sull’acqua per rilevare dati ambientali
(31 Luglio 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla