Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Africa, l’azione umana ha aggravato le ondate di calore nel Sahel

(25 Luglio 2024)

Roma – L’azione umana ha aggravato le disastrose ondate di calore nel Sahel in Africa, secondo uno studio condotto dai ricercatori di World Weather Attribution. La ricerca sostiene che le ondate di caldo estremo con temperature superiori a 45°C che hanno colpito alcuni paesi della regione del Sahel nei mesi di marzo e aprile 2024 sono state rese ancora più intense dal riscaldamento globale causato dall’uomo. Per Clair Barnes, professoressa all’Imperial College di Londra e uno degli autori di questo studio, le ondate di caldo non sono insolite in questa regione, ma sono state particolarmente intense e durature. “Le temperature massime giornaliere hanno un tempo di ritorno di 100 anni, il che significa che ci si aspetterebbe di vedere temperature simili circa una volta ogni 100 anni. Anche la durata del caldo era insolita: temperature così elevate per un periodo di 5 giorni ci si aspetterebbe solo una volta ogni 200 anni”, dice la studiosa. “Temperature come quelle registrate in Mali e Burkina Faso all’inizio di aprile sarebbero state praticamente impossibili senza il cambiamento climatico causato dall’uomo”. La scienziata aggiunge che con ulteriori 0,8 gradi di riscaldamento globale (che farebbero un totale di 2 gradi di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali), ondate di calore simili potrebbero verificarsi una volta ogni vent’anni. E, secondo la ricercatrice, dovremmo sperimentare questo livello di riscaldamento negli anni 2040 o 2050, a meno che il mondo non riduca rapidamente le proprie emissioni di gas serra. Per arrivare a questa conclusione  “abbiamo esaminato il periodo di cinque giorni più caldo registrato ogni anno e utilizzato un modello statistico per definire quanto queste temperature siano aumentate rispetto all’epoca preindustriale e quanto queste temperature siano probabilmente più calde a causa dell’azione antropica”. “Abbiamo poi esaminato l’evoluzione dei periodi di cinque giorni più caldi nei modelli climatici. Osserviamo una tendenza molto simile nei modelli climatici mentre il pianeta si riscalda, confermando che l’aumento delle temperature è dovuto al riscaldamento globale”, conclude la Barnes.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla