Valentina Di Paola

Il cambiamento climatico ha influenzato notevolmente le precipitazioni

(25 Luglio 2024)

Roma – Il riscaldamento delle temperature medie globali provocato dalle attività antropiche ha causato una maggiore variabilità delle precipitazioni su gran parte del globo. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Accademia cinese delle scienze. Il team, guidato da Wenxia Zhang, ha analizzato una serie di set di dati per valutare il cambiamento nella variabilità delle precipitazioni a livello globale. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’effetto osservato è particolarmente evidente in Europa, Australia e Nord America orientale, e dipende dall’incremento dell’umidità e dai cambiamenti su scala decennale nella circolazione atmosferica. In effetti, spiegano gli esperti, con le temperature più elevate, l’aria trattiene più efficacemente l’umidità, provocando maggiori fluttuazioni tra precipitazioni estreme e oscillazioni più ampie tra periodi umidi e secchi. Questa variabilità, spiegano gli studiosi, può avere un impatto profondo sulla società umana e sugli ecosistemi, ponendo delle sfide sulle previsioni meteorologiche e climatiche, ma anche sulla pianificazione dell’adattamento e della resilienza. I ricercatori hanno utilizzato cinque set di dati raccolti a livello globale e otto dataset su scala regionale per ottenere informazioni sulle precipitazioni verificatesi dal 1900 al 2020. L’analisi evidenzia che la variabilità delle piogge è sistematicamente aumentata nel corso dell’ultimo secolo in varie scale temporali. In particolare, riportano gli autori, circa il 75 per cento della superficie terrestre mostra un incremento della variabilità delle precipitazioni, che su base giornaliera risulta maggiorata dell’1,2 per cento a decennio. “Queste oscillazioni – concludono gli autori – costituiscono una minaccia alla resilienza climatica delle infrastrutture, ma anche alla gestione del rischio, all’agricoltura, alle funzioni degli ecosistemi e allo sviluppo economico”.(30Science.com)

 

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).