Roma – Si chiama IRIDE (International Report for Innovative Defence of Earth) il nuovo sistema di osservazione della Terra lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Durante l’evento di presentazione, tenutosi oggi a Frascati presso la sede ESRIN, l’Agenzia ha mostrato il logo e le varie fasi del progetto. IRIDE sarà uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di osservazione del pianeta, realizzato grazie alle risorse del PNRR sotto la gestione ESA e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). “La missione – spiega Simonetta Cheli, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA e Capo di ESRIN – prevede un insieme di sotto-costellazioni di satelliti LEO, che utilizzeranno un insieme di strumenti e tecnologie di rilevamento innovative. Unica nel suo genere, IRIDE supporterà anche la Protezione Civile e altre Amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e valutare il rischio di incendi, monitorando anche gli ecosistemi costieri, le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche”. Per la fase iniziale della missione, sono previsti 34 satelliti che dovrebbero essere ultimati per il 2025, in modo da fornire servizi e prodotti entro il 2026.
“Negli stessi contratti – aggiunge Cheli – è stata prevista la possibilità di espandere la costellazione con ulteriori 35 satelliti, che si aggiungeranno alla flotta iniziale in base agli obiettivi raggiunti durante le prime fasi del progetto. Il budget iniziale prevede un investimento di un miliardo e 70 milioni”. La strumentazione fornirà dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore. “La scelta del logo – spiega in collegamento da Houston Luca Parmitano, astronauta ESA – è avvenuta attraverso un contest social. Essendo di natura ottimistica, mi piace pensare che la spinta di questi ultimi anni verso un impiego continuato delle risorse per garantire l’osservazione della Terra rispecchi la nostra necessità di esplorare, di guardare allo sviluppo del nostro pianeta”. IRIDE offrirà 8 macro servizi relativi al monitoraggio marino e costiero, alla qualità dell’aria, al monitoraggio dei movimenti del terreno, alla copertura del suolo, all’idro meteo clima, al monitoraggio delle risorse idriche e alla gestione delle emergenze. “L’Italia è da sempre in prima fila per le operazioni legate allo spazio – conclude Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy – il nostro paese può diventare un modello che può essere perseguito da altri attori a livello internazionale, il che rappresenta un contributo molto importante. Il paradigma dei programmi di osservazione è cambiato negli ultimi decenni: non guardiamo più lo spazio dalla Terra, ma investiamo per poter monitorare il nostro pianeta da una prospettiva più ampia”. (30Science.com)