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Nuova mappa digitale estende la rete stradale dell’Impero Romano di oltre 100 mila chilometri

(6 Novembre 2025)

Roma – ​​Si chiama Itiner-e, è una mappa digitale ad alta risoluzione che permette di osservare le strade percorribili durante l’Impero Romano intorno all’anno 150 d.C. A presentare questo curioso strumento sulla rivista Scientific Data gli scienziati dell’Università di Aarhus e dell’Universitat Autònoma de Barcelona. Il team, guidato da Tom Brughmans, Pau de Soto e Adam Pažout, ha ricostruito un set di dati utilizzando informazioni storiche e archeologiche, mappe topografiche e immagini satellitari. Il database, riportano gli autori, aumenta la possibilità di percorrenza note di oltre 100.000 chilometri.

Al suo apice, spiegano gli esperti, nel II secolo d.C., l’Impero Romano comprendeva oltre 55 milioni di persone e si estendeva dall’odierna Britannia all’Egitto e alla Siria. Sebbene sia logico pensare che esistesse una rete di strade e vie percorribili, per facilitare lo sviluppo e il mantenimento delle colonie, la mappatura delle possibilità resta incompleta, e le digitalizzazioni esistenti sono scarne e a bassa definizione. Itiner-e supera questi limiti e include 299.171 chilometri di strade, decisamente più ingente rispetto alla stima precedente di 188.555 chilometri. Gli autori attribuiscono questo aumento della copertura stradale alla maggiore copertura stradale nella Penisola Iberica, in Grecia e in Nord Africa e all’adattamento di percorsi stradali precedentemente proposti alle realtà geografiche. Itiner-e comprende 14.769 tratti, il 34,6 per cento dei quali possono essere classificati come strade principali e i restanti come strade secondarie. Tuttavia, precisano gli esperti, solo il 2,7 per cento dei percorsi è associato a una posizione precisa e certa, mentre l’89,8 per cento è individuato con un grado di sicurezza inferiore e il 7,4 per cento è frutto di ipotesi. Itiner-e, sottolineano gli scienziati, rappresenta la digitalizzazione più dettagliata e completa delle strade dell’Impero, e costituisce uno strumento libero e accessibile al pubblico. Tuttavia, il dataset non può mostrare i cambiamenti del sistema stradale nel tempo e saranno necessari ulteriori approfondimenti per indagare questo aspetto. Itiner-e, concludono gli autori, può essere utilizzato nelle ricerche future volte a esaminare l’influenza delle strade romane sulla connettività, l’amministrazione, le migrazioni e la trasmissione delle malattie nell’Impero. (30Science.com)

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