Roma – I rapaci sono in grado di capire la correlazione tra segnali acustici dei semafori e formazione di code di macchine, sfruttando le automobili per nascondersi durante un attacco. A descrivere questo curioso comportamento Vladimir Dinets, dell’Università del Tennessee, che ha pubblicato un articolo sulla rivista Frontiers in Ethology. L’autore racconta di aver trascorso del tempo nel cratere di Ngorongoro, in Africa, e di aver appreso da una guida che i rinoceronti locali avevano capito il significato degli indicatori di direzione delle auto e non intralciavano più le auto negli incroci. Incuriosito da questa bizzarra dichiarazione, Dinets ha voluto esaminare la percezione e le interazioni degli animali con i veicoli.
- Un falco di Cooper giovane in un’imboscata. Immagine: Vladimir Dinets. Credito Vladimir Dinets
- L’area di studio. Il percorso utilizzato dal falco per attaccare uno stormo di uccelli che si nutriva di fronte alla casa n. 2 è indicato da frecce bianche. Il falco è apparso sull’albero di fronte alla casa n. 11 non appena i segnali acustici del semaforo all’incrocio (contrassegnati da asterischi bianchi) hanno indicato che il semaforo rosso sarebbe durato più a lungo del solito, e ha attaccato quando la coda di auto ha raggiunto la casa n. 8, permettendo al falco di spostarsi verso l’albero di fronte alla casa n. 1 senza essere visibile a potenziali prede. Crediti: Dinets, 2025. Credito Dinets, 2025
- Sparviero di Cooper adulto che uccide un passero domestico. Immagine: Vladimir Dinets. Credito Vladimir Dinets
“In un incrocio vicino a casa mia – spiega – c’è un semaforo in cui le code di macchine si formano solo quando un pedone preme il pulsante per attraversare. In questo caso, il semaforo produce un segnale acustico. Una mattina, ho notato che da un albero lì vicino spuntava uno sparviere di Cooper (Accipiter cooperii) per dirigersi in fretta nel giardino di una casa”. “L’abitazione – aggiunge – era la dimora di una bella famiglia numerosa a cui piaceva cenare in giardino. La mattina dopo, le briciole attiravano un piccolo stormo di uccelli. Ho scoperto che il rapace era interessato a questi animali, ma la cosa più interessante è che lo sparviere attaccava sempre quando la coda di auto era abbastanza lunga da fornire copertura fino al suo albero”. Quando sentiva il segnale acustico, l’animale aspettava che le auto si allineassero e poi partiva all’attacco. Questo comportamento, secondo l’esperto, dimostra che il rapace aveva compreso la connessione tra il suono e la lunghezza della coda di auto e aveva elaborato una mappa mentale del luogo, perché se la coda di auto raggiungeva l’albero, non era possibile individuare le prede e doveva orientarsi a memoria. “Gli sparvieri di Cooper – precisa Dinets – nidificano raramente nelle città della nostra zona, ma sono comuni visitatori invernali. L’esemplare che ho osservato era quasi certamente un migratore, che in poche settimane aveva memorizzato il segnale stradale e il pattern di attacco. Ho notato un comportamento simile l’inverno successivo in un falco in piumaggio adulto”. “Da quando il segnale acustico ha smesso di funzionare e gli inquilini della casa si sono trasferiti – conclude – non ho più incontrato rapaci nella zona. La mia esperienza, però, evidenzia l’intelligenza adattativa di questi animali e la loro capacità di leggere determinate situazioni”.(30Science.com)