Gianmarco Pondrano d'Altavilla

GB, salmone, vongole e alghe invasivi sono le prossime minacce alla biodiversità

(13 Maggio 2025)

Roma – Il salmone rosa, le vongole viola asiatiche, degli invertebrati marini che formano colonie simili a spaghetti e un verme nematode che provoca la moria di alberi su larga scala sono tra le nuove voci nella lista di specie invasive non autoctone che potrebbero minacciare la Gran Bretagna nei prossimi 10 anni. La lista è stata stilata da un team di esperti guidati dal Centro per l’ecologia e l’idrologia del Regno Unito (UKCEH). Gli esperti hanno identificato 145 specie animali e vegetali non autoctone che potrebbero diventare invasive nel prossimo futuro, con un impatto negativo sulla biodiversità e sugli ecosistemi e, in alcuni casi, anche sulla salute umana e/o sull’economia. Alcune di queste specie, appartenenti a una vasta gamma di gruppi tassonomici e habitat, sono già state registrate in Gran Bretagna, ma non si sono ancora insediate, il che significa che non sono ancora riuscite a mantenere popolazioni stabili. Altre devono ancora arrivare. Specie non autoctone arrivano in Gran Bretagna attraverso il trasporto e il commercio globali, intenzionalmente o nascoste nelle piante, in altri beni importati o nell’acqua di zavorra delle navi. Il cambiamento climatico sta consentendo a molte specie provenienti da climi più caldi di sopravvivere e diffondersi in Europa. Tra le 145 specie considerate preoccupanti, gli esperti hanno stilato una “top 20” che presenta il rischio maggiore, al fine di orientare le attività di monitoraggio, le politiche e le comunicazioni al pubblico, alle imprese e alle autorità locali. Le nuove voci includono: Il salmone rosa ( Oncorhynchus gorbuscha ) che è già presente in alcuni fiumi della Scozia e dell’Inghilterra settentrionale, ma non si sa se queste popolazioni siano autosufficienti. Supera in competizione salmonidi autoctoni già vulnerabili, come il salmone atlantico; Il nematode del pino ( Bursaphelenchus xylophilus ), un ossiuri che causa la malattia del pino appassito, che ha causato la moria di alberi in tutte le regioni in cui è già presente; poi il coleottero del pino ( Monochamus galloprovincialis ), un vettore del nematode; Il briozoo spaghetti ( Amathia verticillata ), un invertebrato filtratore coloniale che forma grandi colonie cespugliose, surclassando le specie autoctone e interrompendo le catene alimentari consumando grandi quantità di fitoplancton. Può crescere e soffocare le praterie di fanerogame marine, sporcando imbarcazioni e attrezzature da pesca. Quando si stacca, forma grandi zattere alla deriva che possono ostruire i tubi di aspirazione e favorire la dispersione di piccoli organismi non autoctoni mobili che vivono su di esso; la vongola asiatica viola ( Corbicula largillierti ), una specie in grado di riprodursi rapidamente, che supera in competizione i molluschi autoctoni e ostruisce le condutture, ostruendo infrastrutture come gli impianti di acqua potabile, con conseguenti costose riparazioni. È strettamente imparentata con la vongola asiatica ( Corbicula fluminalis), anch’essa tra le prime 20, e con la vongola asiatica ( Corbicula fluminea), già invasiva in Gran Bretagna. La rapa venosa ( Rapana venosa ) è un predatore vorace che si nutre di ostriche, capesante e cozze autoctone, surclassando altri predatori e con un potenziale impatto economico sulle comunità di pescatori. La Rugulopteryx okamurae è un’alga marina invasiva che soppianta le specie autoctone. Una volta staccata, può depositarsi in masse in decomposizione sulle rive, soffocando i piccoli invertebrati e compromettendo il turismo e, potenzialmente, la salute umana.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla