Roma – L’emisfero visibile e il lato nascosto della Luna presentano delle differenze asimmetriche più accentuate di quanto teorizzato finora. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory, della NASA. Il team, guidato da Ryan Park, ha analizzato i dati del campo gravitazionale del satellite naturale raccolti nell’ambito della missione NASA Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL). Il lavoro, commentano gli esperti, suggerisce la possibilità dell’esistenza di variazioni di temperatura nelle profondità della Luna. Questa asimmetria interna, aggiungono gli autori, potrebbe spiegare il contrasto nell’aspetto della superficie lunare e la variazione nell’attività vulcanica tra il lato vicino e quello nascosto. Le due zone, in effetti, presentano notevoli differenze in termini di geologia, vulcanismo e spessore della crosta. Il lato visibile è scuro e caratterizzato dalla presenza di lava, a indicare una maggiore concentrazione di vulcanismo. La parte nascosta, invece, è più accidentata. È stato ipotizzato che queste differenze possano essere associate alle variazioni nella struttura interna della Luna, ma finora non erano disponibili prove osservative. Il gruppo di ricerca ha mappato la risposta gravitazionale della Luna alla sua orbita attorno alla Terra, il che può offrire informazioni sulla struttura interna del corpo celeste. I risultati indicano una variazione del 2-3 per cento nella capacità del mantello lunare di deformarsi tra i due lati del satellite. Gli autori hanno quindi modellato la struttura della Luna e scoperto che questi valori possono essere spiegati da una differenza di temperatura del mantello di 100-200 Kelvin tra i due emisferi. Questo divario termico potrebbe essere associato al decadimento radioattivo del torio e del titanio all’interno del lato vicino della Luna, un residuo dell’attività vulcanica che tra tre e quattro miliardi di anni fa ha formato la superficie della zona visibile. I metodi per sondare l’interno del nostro satellite naturale, concludono gli autori, potrebbero rivelarsi utili anche per misurare le differenze nella struttura di altri corpi celesti, come Marte, Encelado e Ganimede, offrendo stime relativamente interessanti senza necessità di far atterrare una sonda spaziale sulla superficie.(30Science.com)
Valentina Di Paola
La Luna è più asimmetrica di quanto si pensasse
(14 Maggio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).