Lucrezia Parpaglioni

Un astrofisico cerca le onde gravitazionali in un modo nuovo

(14 Maggio 2025)

Roma – L’astrofisico Jeremy Darling, professore presso il Dipartimento di Scienze Astrofisiche e Planetarie dell’Università del Colorado a Boulder, ha sviluppato un nuovo metodo per misurare lo sfondo delle onde gravitazionali dell’universo. Il suo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, propone di rilevare queste onde non solo nella direzione radiale, come fatto precedentemente, ma anche nei movimenti laterali e verticali degli oggetti celesti. Darling si concentra sull’analisi del movimento apparente dei quasar, buchi neri supermassicci estremamente luminosi situati al centro delle galassie, utilizzando dati astrometrici di altissima precisione raccolti dal satellite Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea. Questi quasar, pur essendo fissi nello spazio, potrebbero apparire oscillare nel cielo a causa delle deformazioni dello spaziotempo indotte dalle onde gravitazionali che attraversano l’universo. Il metodo si basa sull’osservazione delle variazioni nel moto relativo di coppie di quasar, cercando segnali di queste oscillazioni cosmiche che si manifestano su tempi lunghi, anni o decenni. Finora, i dati disponibili non hanno ancora permesso di identificare con certezza tali segnali, ma l’aumento futuro delle osservazioni, previsto con le prossime pubblicazioni dei dati Gaia nel 2026, potrebbe consentire di rilevare queste sottili variazioni. Questa ricerca rappresenta un approccio innovativo nell’ambito della fisica delle onde gravitazionali, potenzialmente in grado di fornire nuove informazioni sul funzionamento fondamentale della gravità e sull’evoluzione delle galassie nell’universo. Darling sottolinea che le onde gravitazionali operano tridimensionalmente, allungando e comprimendo lo spaziotempo non solo lungo la linea di vista, ma anche causando movimenti apparenti avanti, indietro e lateralmente nel cielo, un aspetto finora poco esplorato.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.