Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Fusione nucleare, per l’impianto ITER completato il più potente sistema magnetico pulsato al mondo

(30 Aprile 2025)

Roma – In un traguardo storico per l’energia da fusione nucleare, il progetto ITER ha completato tutti i componenti del più grande e potente sistema elettromagnetico superconduttore pulsato al mondo. L’ultimo componente è stato il sesto modulo del Solenoide Centrale, costruito e testato negli Stati Uniti. Una volta assemblato presso il sito ITER nel sud della Francia, il Solenoide Centrale sarà il magnete più potente del sistema, abbastanza potente da sollevare una portaerei. Il solenoide centrale funzionerà in tandem con sei magneti a campo poloidale (PF) a forma di anello, costruiti e consegnati da Russia, Europa e Cina. Il sistema magnetico pulsato completamente assemblato peserà quasi 3.000 tonnellate e fungerà da cuore elettromagnetico del reattore a forma di ciambella di ITER, chiamato Tokamak.

Il reattore utilizzerà proprio l’energia elettromagnetica per creare un plasma ionizzato partendo da pochi grammi di idrogeno. La temperatura di questo plasma verrà portata fino a 150 milioni di gradi Celsius, dieci volte più calda del nucleo del sole. A questa temperatura, i nuclei atomici delle particelle del plasma si combinano e si fondono, liberando un’enorme energia termica. A pieno regime, si prevede che ITER produrrà 500 megawatt di potenza di fusione da soli 50 megawatt di potenza termica in ingresso, un guadagno di dieci volte. A questo livello di efficienza, la reazione di fusione si autoriscalda in gran parte, trasformandosi in un “plasma in combustione”. Pietro Barabaschi, Direttore Generale dell’ITER, afferma: “Ciò che rende l’ITER unico non è solo la sua complessità tecnica, ma anche il quadro di cooperazione internazionale che lo ha sostenuto attraverso scenari politici in continua evoluzione. Questo risultato dimostra che quando l’umanità si trova ad affrontare sfide esistenziali come il cambiamento climatico e la sicurezza energetica, possiamo superare le differenze nazionali per promuovere soluzioni. Il progetto ITER è l’incarnazione della speranza. Con ITER, dimostriamo che un futuro energetico sostenibile e un percorso pacifico sono possibili”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla