Valentina Di Paola

Gli scimpanzé condividono tra loro la frutta alcolica

(22 Aprile 2025)

Roma –  Per la prima volta, degli scimpanzé selvatici sono stati fotografati mentre mangiavano e condividevano frutta contenente alcol. A documentare questa curiosa abitudine uno studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, condotto dagli scienziati dell’Università di Exeter. Il team, guidato da Anna Bowland, ha installato delle telecamere nel Parco nazionale Cantanhez, in Guinea-Bissau. Le riprese, che mostrano scimpanzé condividere alimenti fermentati contenenti etanolo, sollevano interessanti interrogativi sul perché gli animali cerchino deliberatamente l’alcol. Si ritiene che l’uomo abbia iniziato a consumare bevande inebrianti fin dai tempi più remoti della sua storia evolutiva, con effetti benefici sui legami sociali. Questo lavoro suggerisce che i parenti più prossimi dell’umanità potrebbero condividere questa curiosa attività con i nostri antenati più remoti.

“Nella nostra specie – afferma Bowland – bere alcol provoca il rilascio di dopamina ed endorfine, con conseguenti sensazioni di felicità e rilassamento. Sappiamo anche che la condivisione di bevande alcoliche aiuta a formare e rafforzare i legami sociali”. I video hanno mostrato la condivisione e l’assunzione di frutta fermentata in dieci occasioni separate. Il livello più elevato riscontrato nei campioni raccolti era dello 0,61 per cento. Si tratta di una percentuale relativamente bassa, precisano gli scienziati, ma tra il 60 e l’85 per cento dell’alimentazione di questi animali è a base di frutta, per cui il livello di alcol nel sangue potrebbe raggiungere entità significative. “C’è da specificare – aggiunge Bowland – che è improbabile che gli scimpanzé si ubriachino, poiché ciò chiaramente non migliorerebbe le loro possibilità di sopravvivenza. Non sappiamo quale sia l’impatto dell’alcol sul metabolismo dei primati, per cui abbiamo ancora parecchi interrogativi da risolvere nei prossimi approfondimenti”. “Dobbiamo continuare ad analizzare questi comportamenti – conclude Kimberley Hockings, collega e coautrice di Bowland – per capire se gli scimpanzé cercano deliberatamente frutti etanolici e come li metabolizzino. Potremmo scoprire che la tradizione umana della condivisione conviviale potrebbe avere origini molto profonde nella nostra storia evolutiva”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).