Roma – Raccogliere l’energia solare nello spazio per poi indirizzarla dove necessario sulla Terra alla velocità della luce. È l’obiettivo del progetto dedicato allo Space Solar Power Beaming che l’US Naval Research Laboratory (NRL) presenterà – tra gli altri – in questi giorni alla Sea-Air-Space (SAS) Conference and Exposition. Il progetto si basa sull’idea di una trasmissione di potenza che fornisce energia tramite onde elettromagnetiche, evitando la necessità di cavi o il trasporto di batterie o carburante. Ciò consente di inviare energia alla velocità della luce, nello specifico dallo spazio, dove verrebbe raccolta sotto forma di luce solare, fino alla superficie del nostro pianeta. La tecnologia ha già fornito i suoi primi risultati per il programma SWELL dell’NRL: nel 2023 è stato annunciato che un collegamento laser a energia wireless spaziale attivato proprio dall’NRL, il 29 giugno era riuscito a superare i 100 giorni di operazioni. Il collegamento ha fornito quasi ininterrottamente circa 1,5 watt di trasmissione di potenza con un’efficienza end-to-end di circa l’11 per cento, più di dieci volte l’obiettivo di efficienza del team. La distanza coperta dal collegamento di trasmissione di potenza era di 1,45 metri. SWELL ha ampliato i precedenti sforzi di trasmissione di potenza guidati da NRL, come quelli per i programmi SCOPE-O e PTROL che hanno dimostrato la sicurezza e la fattibilità della trasmissione di potenza a terra, e una precedente dimostrazione di potenza wireless in orbita lanciata nel 2019 e gestita nel 2020 chiamata LEctenna . A conoscenza di NRL, la dimostrazione LEctenna del 2020 è stata la prima dimostrazione di trasmissione di potenza wireless in orbita.(30Science.com)