Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo approccio recupera quasi il 30% di produttività delle piante

(8 Aprile 2025)

Roma – Grazie a un innovativo processo integrato sarà possibile affrontare la fotorespirazione, un processo metabolico che può ridurre la produttività fino al 36 per cento in alcune colture. E’ quanto emerge da uno studio dall’Università di Groningen e pubblicato su Science Advances. La fotorespirazione avviene quando l’enzima RuBisCO, essenziale per la fotosintesi, reagisce con l’ossigeno invece che con l’anidride carbonica, con conseguenti perdite sostanziali di carbonio fisso ed energia. Questa inefficienza costa al settore agricolo globale miliardi di dollari in perdita di produttività delle colture ogni anno. “Il nostro lavoro dimostra che superare la fotorespirazione attraverso percorsi ingegnerizzati può offrire un duplice vantaggio: aumentare la fissazione del carbonio riducendo al contempo le perdite di energia”, ha affermato il Prof. Heinemann dell’Università di Groningen. “Ciò ha implicazioni significative per lo sviluppo di colture che non solo sono più produttive, ma anche meglio adattate al clima mutevole e alla crescente domanda alimentare globale”. Lo studio ha impiegato modelli matematici avanzati per analizzare dodici percorsi alternativi progettati per bypassare o ottimizzare la fotorespirazione. I ricercatori hanno classificato questi percorsi in base alle loro capacità di fissaggio del carbonio e hanno identificato quali approcci offrono i maggiori potenziali miglioramenti in diverse condizioni ambientali. I percorsi alternativi di fissaggio del carbonio si sono rivelati i più promettenti, offrendo fino al 20 per cento in più di esportazione di carbonio rispetto alla fotorespirazione convenzionale.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla