30Science.com

Entro i prossimi 11.000 anni una nuova glaciazione legata all’orbita della Terra

(27 Febbraio 2025)

Roma – Il flusso e riflusso dei cicli glaciali del Pleistocene, la prima delle due epoche in cui è suddiviso il periodo Quaternario, non sarebbe casuale, ma seguirebbe uno schema prevedibile dettato dall’influenza distinta e deterministica della geometria orbitale della Terra. È quanto sostiene uno studio della Cardiff University, Regno Unito, pubblicato su Science, che fa luce sui ruoli della precessione, dell’obliquità e dell’eccentricità, tutti fattori che influenzano l’inclinazione e il movimento dell’asse terrestre e la forma dell’orbita attorno al Sole nelle transizioni glaciali. Lo studio fornisce anche un modello predittivo per la definizione dei cicli glaciali passati, ma anche di quelli futuri, basato sul forcing orbitale, ovvero l’effetto sul clima di lenti cambiamenti nell’inclinazione dell’asse terrestre e nell’orbita del nostro pianeta. Si stima che le ere glaciali quaternarie siano state guidate da variazioni nella configurazione orbitale della Terra. Tuttavia, a causa di vincoli imprecisi riguardanti la tempistica dei cicli glaciali, valutare le influenze specifiche di precessione, obliquità ed eccentricità sull’avanzamento e il ritiro ritmico delle calotte glaciali è attualmente complesso; ipoteticamente la risposta potrebbe derivare dalla somiglianza tra le periodicità della precessione (~21.000 anni) e la seconda armonica dell’obliquità (~20.500 anni). Anche la tendenza dei periodi glaciali a verificarsi a intervalli di ~100.000 anni, corrispondenti a un ciclo di eccentricità, resta una questione irrisolta, nota come il “problema dei 100 mila anni (kyr)”. Per rispondere a questi quesiti, i ricercatori anziché affidarsi a modelli di età paleoproxy, hanno adottato un nuovo approccio analizzando la morfologia dell’inizio e della fine dei periodi glaciali negli ultimi 800 mila anni, un periodo caratterizzato da cicli glaciali di ~100 kyr. Basandosi su tre registrazioni indipendenti di isotopi di ossigeno bentonici, è stato possibile quantificare la tempistica delle fasi critiche all’interno di ogni transizione glaciale-interglaciale, arrivando a scoprire che tali passaggi si allineano con la fase della precessione orbitale rispetto all’obliquità. Sebbene entrambi i parametri siano importanti, la precessione svolgerebbe un ruolo dominante nell’avvio della deglaciazione, mentre l’obliquità agirebbe soprattutto in condizioni interglaciali, innescando l’inizio della glaciazione. I risultati dello studio suggeriscono che le terminazioni glaciali si verificano in specifici minimi di precessione in linea con l’aumento dell’obliquità che segue a un minimo di eccentricità. I ricercatori stimano che, in assenza di crescenti gas serra antropogenici, il prossimo periodo glaciale potrebbe iniziare entro i prossimi 11.000 anni, poiché l’obliquità della Terra diminuisce verso il suo prossimo minimo.(30Science.com)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana contatti: redazione@30science.com + 39 3492419582