Roma – Nell’ambito di un programma da 107 milioni di dollari del dipartimento dell’Energia USA dedicato alla fusione nucleare, lo SLAC National Accelerator Laboratory e i suoi partner lavoreranno insieme all’iniziativa TINEX (Target Injector Nexus for Experimental Development) volta a superare sfide necessarie per rendere ampiamente utilizzabile l’energia da fusione nucleare. Lo SLAC collaborerà con General Atomics, il Lawrence Livermore National Laboratory, la Colorado State University, la Stanford University e l’ University of California, San Diego. L’energia di fusione è la stessa che alimenta il nostro sole. I ricercatori USA, primi al mondo, sono riusciti a ottenere una reazione di fusione controllata sulla Terra in grado di produrre più energia di quella utilizzata per generarla. Il metodo utilizzato per ottenere questo risultato si chiama IFE (inertial fusion energy). L’IFE comporta il puntamento di più laser ad alta potenza verso piccoli bersagli pieni di gas all’interno di una camera di confinamento, che fa sì che gli atomi nei bersagli si fondano e producano un’enorme quantità di calore. Questo calore può quindi essere convertito in una fonte di energia praticamente illimitata. TINEX si concentrerà sullo sviluppo del miglior “carburante” per alimentare questa reazione e sull’affrontare potenziali sfide che potrebbero presentarsi in una centrale elettrica a fusione su vasta scala. Queste sfide includono la gestione dei detriti all’interno della camera di confinamento, la riduzione al minimo dei danni ai sistemi ottici causati dai frammenti della capsula obiettivo colpita dai laser, il miglioramento della resilienza delle capsule alle alte temperature e la progettazione di sensori di tracciamento per puntare con precisione i laser sulle capsule in rapido movimento. Lo SLAC riceverà più di 1 milione di dollari all’anno per sviluppare una tecnologia avanzata di tracciamento dei bersagli, che misuri la posizione esatta di ogni bersaglio iniettato in una camera di confinamento, consentendo ai laser di colpire ripetutamente ogni bersaglio con precisione. “Le lezioni apprese dalla collaborazione TINEX – ha affermato Arianna Gleason, scienziata senior presso lo SLAC – saranno utili sia all’industria che alle istituzioni accademiche. Ridurre i rischi delle tecnologie chiave e rafforzare la forza lavoro per la fusione sono passi importanti verso la realizzazione dell’energia da fusione su ampia scala”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
USA, al via nuovo progetto per rendere utilizzabile l’energia da fusione nucleare
(20 Febbraio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla