Gianmarco Pondrano d'Altavilla

IA mappa le strutture per l’allevamento per combatterne l’inquinamento

(19 Febbraio 2025)

Roma – Un nuovo strumento basato sull’Intelligenza artificiale (IA) permette di individuare i luoghi dove viene allevato il bestiame al chiuso, permettendo di prevedere il livello di inquinamento di queste operazioni e l’impatto dello stesso sull’ambiente. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università dell’Arkansas e pubblicato su Science of The Total Environment. “Senza strategie di controllo adeguate – ha spiegato Becca Muenich, autrice principale dello studio – i rifiuti generati dagli allevamenti al chiuso possono causare danni ecologici significativi come la contaminazione delle acque superficiali con fosforo e azoto”.

Becca Muenich, professoressa di ingegneria biologica e agricola e ricercatrice presso l’Arkansas Agricultural Experiment Station, ha utilizzato strumenti di apprendimento automatico per modellare le posizioni delle operazioni di alimentazione degli animali negli Stati Uniti
Credito
Paden Johnson

 

Vista la mancanza di univocità di dati negli USA sulla presenza in una determinata area di allevamenti al chiuso, Muenich e i suoi colleghi hanno addestrato una intelligenza artificiale per individuarli sulla base di predittori della presenza di questo tipo di operazioni come la temperatura superficiale, i livelli di fosforo e la vegetazione circostante. L’IA in questione è riuscita a ottenere risultati considerevolmente superiori rispetto alle indagini sugli allevamenti condotte utilizzando solo immagini aeree. “Avanzare verso una migliore contabilizzazione del bestiame – ha affermato la Muenich – può aiutare a sviluppare strategie che possono migliorare i risultati ambientali della gestione del bestiame, creando al contempo opportunità economiche per gli agricoltori attraverso l’aumento di scala delle tecnologie volte a combattere lo spreco animale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla