Roma – “Lo straordinario risultato di KM3NeT apre prospettive scientifiche davvero affascinanti, e premia il grande impegno della nostra comunità. Dimostra anche il valore che gli investimenti in infrastrutture di ricerca sono in grado di generare. Investimenti che l’INFN ha potuto realizzare nel progetto KM3NeT grazie al Ministero dell’Università e della Ricerca e alla Regione Siciliana, che oggi ringraziamo per il loro supporto”. Lo ha detto Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, commentando la scoperta del neutrino ad altissima energia. “La gigantesca infrastruttura sottomarina KM3NeT continuerà a crescere e ad accrescere così il suo già grande potenziale di scoperta grazie al progetto KM3NeT4RR, finanziato con i fondi PNRR riservati dal MUR al potenziamento delle infrastrutture di ricerca”, conclude Zoccoli. L0’INFN è tra i principali enti che partecipano alla Collaborazione KM3NeT. Sin dagli anni ’90 del secolo scorso, l’INFN ha avuto un ruolo guida nello sviluppo dell’astronomia con neutrini nel Mediterraneo, con l’esperimento ANTARES e l’esteso programma di ricerca e sviluppo del progetto NEMO. Le responsabilità italiane in KM3NeT includono la realizzazione della stazione di terra di ARCA e la progettazione dell’infrastruttura sottomarina. Contributi sostanziali sono stati forniti con la progettazione di elementi cruciali del telescopio sottomarino, con un articolato programma di attività di simulazione e analisi dei dati, e inoltre con un enorme contributo alla costruzione dell’apparato, attività a cui concorrono tutti i gruppi italiani, e che si concentra in particolare nei siti di integrazione dei Laboratori Nazionali del Sud e del laboratorio CAPACITY a Caserta. Numerosi sono anche gli incarichi apicali e di responsabilità ricoperti nel tempo da molti italiani e italiane. “L’eccezionale risultato – spiega Giacomo Cuttone, responsabile nazionale INFN del progetto KM3NeT . mostra il grande potenziale di scoperta di KM3NeT e il valore delle scelte fatte, sia sulle soluzioni tecnologiche sia sul sito di installazione in Sicilia, nel cuore del Mar Mediterraneo, dove è possibile avere un’ampia e unica visione del cielo galattico. Per la realizzazione del telescopio e per il suo prossimo completamento è determinante il contributo dell’Unione Europea, anche con fondi PON del MUR e POR della Regione Siciliana e dei fondi PNRR. L’infrastruttura di ricerca KM3NeT continuerà ad ampliarsi e a realizzare nuove scoperte, portando la Sicilia e l’Italia al centro del panorama scientifico internazionale”. L’infrastruttura di ricerca KM3NeT è inserita nella Roadmap di ESFRI, lo European Strategy Forum on Research Infrastructures, nel Piano Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca (PNIR) e nel piano delle Infrastrutture di Ricerca (IR) della Regione Siciliana. Lo sviluppo dell’infrastruttura italiana è stato possibile grazie alla guida e al supporto dell’INFN con fondi FOE Fondo Ordinario degli Enti di Ricerca del MUR Ministero della Ricerca e dell’Università, e a diversi programmi nazionali di finanziamento: PON (KM3NeT_IT e PACK) e POR della Regione Siciliana (Progetto IDMAR), nonché a progetti di Design e Preparatory Phase finanziati dalla Comunità Europea, e al coinvolgimento di moltissime aziende italiane nel settore della meccanica, dell’elettronica, dell’imaging e, più in generale, delle tecnologie sottomarine. L’INFN, tramite i finanziamenti PON KM3NeT_IT e PACK e POR Regione Siciliana (Progetto IDMAR), ha già effettuato investimenti per la costruzione di ARCA per 95 milioni di euro. In particolare, grazie al progetto IDMAR è stato dato un impulso decisivo alla realizzazione della prima fase del telescopio e alla sua predisposizione per il completamento finale. Grazie al finanziamento di ulteriori 67 milioni di euro, su fondi PNRR della Missione 4 coordinata dal MUR dedicati al potenziamento di grandi infrastrutture di ricerca, l’infrastruttura ARCA potrà espandersi fino a diventare il più grande telescopio per neutrini al mondo. (30Science.com)
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Infn: il ruolo chiave dell’Italia nella scoperta del neutrino ad altissima energia
(12 Febbraio 2025)

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