Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Barriera Corallina, metà delle cernie coralline pescate viene da zone protette

(7 Febbraio 2025)

Roma – Nella regione della Grande Barriera Corallina, la rete di riserve marine protette fornisce quasi la metà del totale del pescato delle cernie coralline (Plectropomus leopardus) un pesce molto richiesto in quella parte del mondo. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Queensland University of Technology e pubblicato su Science Advances. Sebbene coprano solo il 30 percento dell’habitat della barriera corallina, queste aree protette forniscono il 47 percento delle trote coralline catturate nelle zone di pesca e contribuiscono al 55 percento della riproduzione della specie. “La rete di riserve marine sulla Grande Barriera Corallina non è solo uno strumento di conservazione – ha affermato il professor Michael Bode, primo autore dello studio – è un contributo fondamentale alla sostenibilità della pesca locale e dei posti di lavoro locali. Proteggendo le popolazioni ittiche all’interno di queste zone di divieto di pesca, non solo salvaguardiamo la biodiversità, ma garantiamo anche che ci sarà una nuova generazione di pesci sulle barriere coralline aperte alla pesca. Questo è un chiaro esempio di come le aree protette possano anche apportare benefici alle comunità locali e all’economia, nonché all’esclusiva biodiversità della barriera corallina”. Lo studio si è avvalso di decenni di indagini sulla fauna ittica, modelli oceanografici avanzati e mappature ad alta risoluzione delle barriere coralline. È importante notare che i risultati mostrano che, sebben le riserve marine riducano l’area disponibile per la pesca commerciale, la rete ha un effetto positivo e amplificante sui rendimenti della pesca. Lo studio evidenzia inoltre come tutte le barriere coralline del sistema traggano vantaggio dalle riserve marine, attraverso una maggiore disponibilità di larve. Lungo la Grande Barriera Corallina, circa il 95 percento delle barriere coralline riceve almeno il 30 percento delle proprie larve dalle riserve e il 93 percento delle barriere coralline pescate beneficia di almeno il 30 percento del pescato proveniente da aree protette. “Questo studio – ha affermato il professor Bode – rafforza l’idea che le riserve marine ben gestite possono rappresentare una soluzione vantaggiosa sia per la conservazione che per l’industria della pesca”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla