Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Grazie alle alghe, sviluppato nuovo sistema di purificazione dell’acqua

(27 Gennaio 2025)

Roma – Un nuovo metodo per purificare l’acqua dagli inquinanti chimici, sviluppato utilizzando le alghe: è quanto ottenuto da un team di ricercatori guidato dall’Università di Duisburg-Essen che ha dettagliato i propri risultati su Advanced Sustainable Systems. I ricercatori hanno scoperto che i resti fossili delle diatomee (un tipo di alga) possono rimuovere efficacemente i contaminanti dall’acqua dopo essere stati modificati chimicamente. L’autrice principale Anzhela Galstyan ha dichiarato: “Le diatomee sono organismi unicellulari microscopici che vivono nell’acqua e possiedono una parete cellulare fatta di silice (biossido di silicio). Grazie alla loro struttura porosa, possono assorbire un’ampia varietà di inquinanti”. Nel loro studio i ricercatori hanno utilizzato le pareti delle diatomee su due inquinanti comunemente presenti nei fiumi e nelle falde acquifere a causa dell’industria tessile: il blu di metilene e l’arancio metilico. Per migliorare la capacità di adsorbimento, il guscio delle diatomee è stato modificato chimicamente aggiungendo gruppi funzionali specifici alla sua superficie. I risultati sono stati molto incoraggianti: indipendentemente dalle condizioni, il materiale ha costantemente rimosso gli inquinanti in modo efficace. Per fare un confronto, i ricercatori hanno valutato la silice, un materiale già affermato nella purificazione dell’acqua. Le diatomee hanno funzionato significativamente meglio: in un’ora, è stato rimosso fino al 100 percento del blu di metilene, mentre la silice ha rimosso solo l’88 percento del colorante nello stesso tempo. Per il metilarancio, sia la silice che le diatomee hanno assorbito circa il 70 percento dell’inquinante. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla