Valentina Arcovio

Tumori: da Airc più di 141 mln euro per 673 progetti

(20 Gennaio 2025)

Roma – Nel 2025, anno in cui celebra il suo sessantesimo anniversario, Fondazione AIRC rinnova il suo impegno dando nuova energia alla ricerca indipendente sul cancro con un investimento di oltre 141 milioni di euro. Questa cifra sosterrà 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti e 8 programmi speciali. 29 milioni di euro sono destinati allo sviluppo di IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione e centro di eccellenza internazionale. Oltre 5.400 medici e scienziati al lavoro in quasi cento istituzioni prevalentemente pubbliche in tutto il Paese – laboratori di università, ospedali e altri centri di ricerca – potranno condurre progetti innovativi per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro, affrontando le sfide ancora aperte. Un impegno concreto che ribadisce il ruolo cruciale di Fondazione AIRC nel sostenere la più meritevole ricerca indipendente per contribuire al progresso scientifico e all’innovazione. “L’impegno di Fondazione AIRC per il 2025 – riferisce la Fondazione – non si esaurisce qui: nel corso dell’anno verranno lanciate nuove iniziative, tra cui il Physician Scientist che ha l’obiettivo di fornire un percorso di alta formazione per medici che vogliano avvicinarsi alla ricerca”. Anna Mondino, direttrice scientifica di Fondazione AIRC, dichiara: “Oltre due miliardi e mezzo di investimenti continuativi in sessant’anni anni su ricerca di base, preclinica e clinica da parte di Fondazione AIRC, hanno contribuito a raggiungere importanti risultati per migliorare la conoscenza, la prevenzione e la cura del cancro. Oggi siamo in grado di definire alcune vulnerabilità del cancro e di disegnare farmaci più precisi e mirati. Abbiamo capito come usare radio- e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche più selettive e tollerabili. Possiamo identificare numerose caratteristiche genetiche e molecolari dei tumori, nonché studiare singole cellule malate nei tessuti e nel sangue. Abbiamo aumentato, per alcuni tipi di tumore, le opzioni terapeutiche con l’immunoterapia, istruendo il sistema immunitario a reagire contro il cancro. Abbiamo imparato a sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi come le cellule CAR-T, una delle frontiere della medicina di precisione, che vede l’Italia in prima linea”. (30Science.com)

Valentina Arcovio