Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Con i batteri, l’estrazione mineraria diviene eco-friendly

(13 Gennaio 2025)

Roma – Il magnesio e altri metalli nei rifiuti minerari possono essere resi solubili e riciclati grazie all’acido prodotto dai batteri. È quanto emerge da una ricerca guidata da Nathan van Wyk della Linnaeus University. I rifiuti minerari vengono spesso semplicemente accumulati a cielo aperto nelle miniere. Si tratta di un enorme pericolo per l’ambiente perché i metalli nei rifiuti possono filtrare nelle falde acquifere, i rifiuti sottili trasportati dal vento possono diffondere contaminanti e alcune sostanze chimiche utilizzate nell’estrazione dei metalli a loro volta possono inquinare. Van Wyk ha studiato come i metalli possono essere estratti dai rifiuti utilizzando acidi prodotti dai batteri. I rifiuti che ha esaminato erano principalmente residui di bauxite, un minerale che contiene alluminio e viene utilizzato nella produzione di alluminio, e diversi rifiuti che sono il risultato della produzione di magnesio. La ricerca mostra che gli acidi hanno estratto quasi il 100 per cento del magnesio dai rifiuti ricchi di magnesio. E quando si tratta di residui di bauxite, gli acidi hanno estratto diversi metalli: il 68 per cento di alluminio, l’80 per cento di calcio e il 59 per cento di titanio, così come alcuni elementi delle terre rare: è stato anche solubilizzato il 42 per cento di ittrio.”La dissoluzione acida dei rifiuti minerari – spiega van Wyk – è un modo promettente per utilizzare risorse preziose. Riduce la quantità di rifiuti, protegge l’ambiente, genera materie prime per l’industria e prolunga la vita delle miniere. E promuove anche la tecnologia ‘verde’ e crea posti di lavoro. Ci sono molti vantaggi nell’applicazione di questo metodo, invece di lasciare semplicemente i rifiuti indietro”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla