Roma – Compostare le piante acquatiche che crescono vicini ai terreni agricoli in Senegal ha il doppio vantaggio di eliminare l’habitat di una specie di lumaca portatrice di malattie e di migliorare allo stesso tempo le rese dei campi. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Cornell University e pubblicato su PNAS. I ricercatori dimostrano analiticamente, utilizzando i dati di uno studio precedente , che la rimozione della vegetazione acquatica riduce l’habitat delle lumache, che trasportano l’elminto infettivo (un verme parassita), restituendo allo stesso tempo più nutrienti ai campi grazie al deflusso delle acque superficiali verso i terreni agricoli. La schistosomiasi elmintica, nota anche come bilharziosi, generata dal verme in questione, infetta centinaia di milioni di persone in tutto il mondo ed è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la seconda malattia parassitaria più devastante dal punto di vista socioeconomico, dopo la malaria. “La febbre dengue, la malaria – conclude Chris Barrett autore principale dello studio – sono tutte malattie che dimostrano quanto un’adeguata gestione dell’ambiente sia essenziale per frenare le epidemie. Non dovremmo mai dare per scontato che questi patogeni rimarranno statici e dobbiamo riflettere attentamente su come e dove intervenire in modi che non sconvolgano la stabilità del sistema ambientale”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Senegal, compost di piante acquatiche combatte i parassiti e aumenta i redditi
(20 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla