Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Quattrociocchi (Sapienza): via a confronto UE-piattaforme su dati per ricerca

(12 Dicembre 2024)

Roma – “Abbiamo aperto un canale di confronto costruttivo con le grandi piattaforme e con l’UE sul futuro dell’accesso ai dati a fini di ricerca”. Così all’AGI Walter Quattrociocchi, direttore del Centro di Data Science and Complexity for Society (CDCS) della Sapienza, che ha commentato gli esiti della tavola rotonda tenutasi tra Commissione Europea, rappresentati delle maggiori piattaforme digitali e ricercatori sull’attuazione del Digital Service Act (DSA). Il DSA regola a livello europeo il mercato dei servizi digitali e prevede la possibilità per gli studiosi di accedere ai dati delle piattaforme a fini di studio. La tavola rotonda si è concentrata sulle misure tecniche e sulle best practice che potrebbero essere messe in campo per facilitare l’implementazione del meccanismo di accesso ai dati per i ricercatori verificati. I ricercatori hanno condiviso le loro intuizioni sui meccanismi di accesso ai dati esistenti e hanno indicato misure concrete per supportare la preparazione delle domande. “Uno dei punti essenziali – continua Quattrociocchi – sul quale ci siamo confrontati è la necessità di migliorare il dialogo tra le parti per evitare che le singole procedure di accesso risultino arbitrarie, disomogenee e soprattutto onerose tanto per i ricercatori che per le piattaforme che detengono i dati. Naturalmente queste ultime vogliono sincerarsi che l’uso che verrà fatto dei dati non sia in nessun caso strumentale e che non possa essere distorto a fini particolaristici, magari per attaccare le piattaforme stesse. Ma al netto di questo hanno dimostrato interesse e disponibilità per un percorso condiviso”. I partecipanti hanno anche condiviso le loro intuizioni ed esperienze su come determinare le misure di salvaguardia idonee in base al livello di sensibilità dei dati richiesti. “E’ evidente – aggiunge Quattrociocchi – che gli accessi ai dati andranno gestiti nel massimo rispetto della tutela della privacy e che non dovranno trasformarsi in una pesca a strascico. Anche l’evoluzione tecnologica andrà presa in considerazione, da qui la necessità di continuare a tessere legami stretti tra le varie parti interessate così da individuare di volta in volta le soluzioni migliori”. Questa tavola rotonda conclude la procedura dell’UE per la raccolta di feedback pubblici sull’attuazione del Digital Service Act . Dopo aver analizzato attentamente i feedback raccolti, la Commissione prevede di adottare le norme relative nella prima metà del 2025. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla