Roma – Le soglie di riscaldamento regionali potrebbero essere raggiunte in tempi molto più rapidi rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. A suggerirlo uno studio, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, condotto dagli scienziati della Colorado State University, della Stanford University e del Politecnico Federale di Zurigo. Il team, guidato da Elizabeth Barnes, Noah Diffenbaugh e Sonia Seneviratne, ha addestrato un modello di intelligenza artificiale con i dati di dieci modelli climatici globali, per valutare le probabilità di raggiungimento delle soglie di riscaldamento. I ricercatori hanno considerato le regioni terrestri come definite dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
Stando a quanto emerge dall’indagine, 34 di queste aeree supereranno la soglia critica di 1,5°C di aumento delle temperature entro il 2040. Allo stesso tempo, 26 zone potrebbero superare i tre gradi entro il 2060, in netto anticipo rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. Secondo l’Intelligenza artificiale, l’Asia meridionale, il Mediterraneo, l’Europa centrale e parti dell’Africa subsahariana raggiungeranno queste soglie più rapidamente, aggravando i rischi per gli ecosistemi e le comunità vulnerabili. Il gruppo di ricerca ha utilizzato un approccio di apprendimento che integra le conoscenze provenienti da più modelli climatici e osservazioni, per perfezionare le stime precedenti e fornire previsioni regionali più accurate. “Il nostro lavoro – afferma Barnes – sottolinea l’importanza di incorporare tecniche di intelligenza artificiale innovative come il trasferimento dell’apprendimento nella modellazione climatica per migliorare le previsioni regionali e fornire spunti concreti per i decisori politici, gli scienziati e le comunità di tutto il mondo”. “È importante concentrarsi non solo sugli aumenti della temperatura globale – aggiunge Diffenbaugh – ma anche sui cambiamenti specifici che si verificano in aree locali e regionali. Limitando il momento in cui verranno raggiunte le soglie di riscaldamento regionali, possiamo anticipare più chiaramente i tempi di impatti specifici sulla società e sugli ecosistemi. Sappiamo che il cambiamento climatico regionale può presentare vari gradi di incertezza, ed è fondamentale cercare di elaborare modelli precisi, in modo da sviluppare strategie mirate ed efficaci per mitigare gli effetti di queste dinamiche”. (30Science.com)