Roma – Una recente revisione condotta dal team di ricerca di In Silico, un progetto guidato dal CoEHAR dell’Università di Catania, ha rilevato che le sigarette elettroniche sono più efficaci rispetto ad altri trattamenti utilizzati per la cessazione dal fumo. “I dati della nostra revisione possono favorire l’integrazione delle strategie di riduzione del danno nelle politiche di salute pubblica di molti Paesi”, spiega Renée O’Leary, prima autrice della revisione. “Tuttavia, la revisione evidenzia una lacuna critica nelle strategie di cessazione esistenti, con tassi di successo a lungo termine per le sigarette elettroniche – continua – ancora modesti, pari al 10%-12%, e con i dati sulle ricadute che non ancora sufficientemente studiati. Sono necessari nuovi trattamenti e approcci innovativi”. Nonostante i risultati promettenti, lo studio sottolinea anche la necessità di una maggiore rigore scientifico nel settore. “La nostra analisi – dice O’Leary – evidenzia gap significativi in molti studi. Una ricerca trasparente ed equilibrata è essenziale per costruire la fiducia in questi dispositivi e orientare positivamente le politiche di salute pubblica”. Commenta Riccardo Polosa, co-autore dello studio e fondatore di CoEHAR: “Questo studio fornisce prove solide a sostegno del potenziale dei dispositivi a rischio modificato come strumento efficace per smettere di fumare, ma richiama anche l’attenzione sulla necessità di linee guida cliniche più performanti e di un’ulteriore analisi dei risultati nel lungo periodo”. Mentre il dibattito sulle sigarette elettroniche continua a polarizzare la comunità della salute pubblica, secondo CoEHAR, questa revisione ne rafforza il ruolo come componente promettente di strategie strutturate e complesse per il controllo del tabacco. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Studio conferma l’efficacia dell’ecig per smettere di fumare
(4 Dicembre 2024)
Valentina Arcovio