Roma – Rafforzare le reti oncologiche e i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) definendo le aree di intervento basandosi sulla patologia e sulle esigenze delle pazienti, per garantire cure omogenee e di alta qualità a livello nazionale. Con questo obiettivo la Società Italiana di Leadership e Management in Medicina e l’Associazione Periplo hanno avviato un gruppo di lavoro (oncologi, ginecologi, anatomopatologi, biologi molecolari, farmacisti ospedalieri, responsabili delle reti oncologiche, esperti di programmazione sanitaria e rappresentanti delle associazioni dei pazienti) dando vita al Progetto ‘SMART PDTA endometrio – i requisiti del percorso per le pazienti con carcinoma endometriale’, realizzato da Over Group, grazie al contributo incondizionato di GSK.
Il tumore dell’endometrio è una delle neoplasie più comuni del tratto genitale femminile ed è il tumore ginecologico più frequente nei Paesi industrializzati, a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’esposizione a fattori di rischio legati agli stili di vita, come l’obesità e la storia riproduttiva. Nonostante la maggior parte delle diagnosi avvenga quando la lesione è ancora confinata all’utero, alcune pazienti presentano carcinomi con estensione locale o regionale o con metastasi a distanza. L’evoluzione del paradigma di cura richiede un adeguamento dei percorsi organizzativi per la gestione del carcinoma endometriale.
“Grazie a questo Progetto abbiamo capito la necessità di adottare un approccio multidisciplinare e integrato per la gestione del carcinoma endometriale, ponendo al centro le pazienti e garantendo cure di alta qualità basate sulle più recenti evidenze scientifiche. La tempestiva identificazione di queste caratteristiche molecolari consente una gestione della terapia più mirata ed efficace, migliorando la qualità delle cure e la sopravvivenza delle pazienti e assumerà un ruolo ancora più fondamentale con l’arrivo delle immunoterapie nel setting di prima linea. Grazie al Progetto è stata sottolineata l’importanza di standardizzare i contenuti dei referti delle analisi molecolari, garantendo che tutte le informazioni rilevanti siano chiaramente riportate e accessibili a tutti i professionisti coinvolti nella cura delle pazienti”, ha detto Gianni Amunni, Presidente Associazione Periplo
Mattia Altini, Direttore dell’Assistenza Ospedaliera della Regione Emilia-Romagna e Presidente della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina ha invece sottolineato l’importanza della “formazione continua del personale, adozione di sistemi informatici condivisi per assicurare una gestione coordinata ed efficace per i test IHC a livello nazionale per garantire l’equità nell’accesso ai test diagnostici avanzati. Questi sono solo alcuni degli indicatori evidenziati dal Progetto SMART Endometrio, che se adottati e integrati nei PDTA esistenti, possono rappresentare un passo fondamentale per garantire a tutte le pazienti le migliori cure, basate sulle evidenze più recenti, e per promuovere una gestione clinica corretta e uniforme su tutto il territorio”. (30Science.com)