Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo modello migliora previsioni sui morti da eventi meteo

(14 Novembre 2024)

Roma – Un nuovo modello di analisi è in grado di superare in precisione le sue controparti nella previsione delle morti legate agli eventi meteo estremi. Il sistema è stato sviluppato da un team di ricerca guidato dall’Universitat Pompeu Fabra, Spagna, che ha pubblicato i propri risultati su Science Advances. Secondo gli autori, il modello di previsione chiamato Forecaster.Health affronta le carenze degli attuali modelli previsionali di mortalità e degli alert di salute pubblica, la maggior parte dei quali si basa solo sulla temperatura. Per affrontare questi problemi Forecaster.Health integra le previsioni meteorologiche con predittori epidemiologici. Per addestrare il sistema i ricercatori hanno sfruttato dati meteorologici e di mortalità che vanno dal 1998 al 2020 in 16 paesi europei. Poiché la maggior parte dei registri sanitari non ha un codice specifico per i decessi correlati alla temperatura e questi decessi spesso si verificano con una vasta gamma di comorbilità, si è dimostrato molto difficile quantificare la connessione meteo/decessi. Come la maggior parte delle previsioni meteorologiche, l’accuratezza del modello predittivo aumentava avvicinandosi al giorno analizzato e differiva tra inverno ed estate, hanno scoperto gli autori. Inoltre, i decessi correlati alla temperatura differivano tra le stagioni; il rischio di morte per temperature elevate era immediato e tendeva a durare 5 giorni, mentre il rischio di morte per temperature fredde iniziava alcuni giorni dopo l’evento meteo e durava fino a poche settimane. I ricercatori hanno scoperto che il loro sistema epidemiologico poteva emettere previsioni di mortalità valide almeno 10,5 giorni prima degli eventi freddi in inverno e almeno 8,3 giorni prima degli eventi caldi in estate. Affermano che il loro modello fornisce ai governi uno strumento migliore per emettere tempestivamente alert sanitari che tengano conto sia delle previsioni di temperatura che delle previsioni epidemiologiche. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla