Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Siamo razzisti anche con gli scoiattoli

(11 Novembre 2024)

Roma – La credenza secondo la quale gli scoiattoli neri sarebbero più aggressivi è destituita di fondamento e attribuibile al razzismo di molti individui. E’ quanto sostenuto da studiosi della Rutgers University, USA, in un recente articolo pubblicato su Sapiens. “Anche se alcuni credono che gli scoiattoli grigi e neri appartengano a specie diverse, non è così – scrivono gli autori. Sono tutti membri della stessa specie, Sciurus carolinensis , comunemente noto, nonostante i colori variabili della pelliccia, come scoiattolo grigio orientale. Questi agili roditori sviluppano spesso pellicce grigie, ma a causa di piccole differenze genetiche, possono invece sviluppare pellicce color cannella, rossastre, argentate, bianche, albine o nere”. A fronte di questa comunanza, è invece molto diffusa, online e non solo, la credenza che quelli neri siano più aggressivi anche a causa di più alti livelli di testosterone “ Abbiamo cercato articoli scientifici e non abbiamo trovato alcuna prova del genere.

 

Credito
JaGa – CC BY-SA 4.0

 

Al contrario, gli scienziati ambientali Eric J. Gustafson e Larry W. VanDruff hanno osservato gli scoiattoli a Syracuse, New York, per un anno all’inizio degli anni ’80. Sulla base del numero di volte in cui scoiattoli di colori diversi hanno scacciato altri scoiattoli dalle mangiatoie, hanno concluso che ‘nessuna delle due morfologie di colore era più dominante negli incontri aggressivi alle stazioni di alimentazione’.” In più “nel 2018, un ricercatore ha reclutato più di 300 volontari per studiare gli scoiattoli del Central Park di New York. Il parco è stato suddiviso in 350 quadrati. I volontari hanno trascorso 20 minuti in ogni quadrato, prima camminando lungo il perimetro e poi all’interno, una volta al mattino e una volta nel tardo pomeriggio. I partecipanti hanno annotato la colorazione e l’attività di ogni scoiattolo, come mangiare, correre, arrampicarsi su un albero o inseguire aggressivamente un altro scoiattolo”. Sulla base dei dati raccolti all’epoca i due autori del nuovo articolo hanno condotto una analisi che ha condotto al risultato che “gli scoiattoli neri non hanno iniziato gli inseguimenti più spesso di quelli grigi o color cannella, che risiedono anch’essi a Central Park”. Ma allora come mai è così diffusa la credenza contraria? “Potrebbe non essere una coincidenza che i cosiddetti razzisti scientifici – spiegano gli studiosi – abbiano affermato, senza prove , che le persone che si identificano come uomini neri hanno livelli di testosterone più elevati, il che li rende più aggressivi rispetto alle persone di altre ‘razze’. E gli scoiattoli neri potrebbero non essere gli unici animali stigmatizzati e incompresi a causa del loro colore. Le superstizioni sui pericoli rappresentati dai gatti neri , ad esempio, sono state diffuse in alcune culture per secoli. Più di recente, uno studio condotto presso un rifugio per animali a Columbus, Ohio, ha scoperto che i cani con nomi percepiti come bianchi, come Ben e Maggie, venivano adottati più rapidamente di quelli con nomi percepiti come neri, come Rihanna e Tyson. Non ci resta che concludere che le credenze sugli scoiattoli neri potrebbero essere una proiezione di idee e atteggiamenti razzisti”. (AGI) Gianmarco Pondrano Altavilla

Gianmarco Pondrano d'Altavilla