Lucrezia Parpaglioni

Ecco come esplosioni vulcaniche sottomarine generano tsunami

(7 Novembre 2024)

Roma – Identificate alcune condizioni che potrebbero trasformare le esplosioni vulcaniche sottomarine in tsunami. Lo rivela uno studio guidato da Yaxiong Shen, dell’Università di Auckland, riportato su Science Advances. Il lavoro aiuta a colmare un’importante lacuna nella comprensione di come vengono generati gli tsunami indotti dai vulcani e perché alcune eruzioni sottomarine potrebbero essere più distruttive di altre. Ci sono poche osservazioni dirette di eruzioni vulcaniche sommerse, ma l’interesse per questi eventi è cresciuto dopo la massiccia eruzione e lo tsunami di Hunga Tonga-Hunga Ha’apai del 2022. “Nel tempo, questi tsunami hanno causato dal 20% al 25% di tutte le vittime associate all’attività vulcanica”, hanno ossrvato gli autori. Nei loro esperiment, Shen e colleghi hanno generato esplosioni di vapore sommerse con diverse intensità della sorgente, profondità dell’acqua, temperatura dell’acqua, durata e altre variabili. I loro risultati li hanno aiutati a identificare tre diversi regimi di eruzione, quali eruzioni in acque basse, intermedie e profonde, che hanno potenziali d’onda variabili se si tiene conto anche della forza della sorgente e della durata dell’eruzione. Gli scienziati hanno scoperto che la transizione tra profondità basse e intermedie contiene una profondità tale che può massimizzare l’altezza delle onde degli tsunami, mentre una profondità di transizione simile tra profondità intermedie e profonde segna una profondità per cui la perturbazione delle onde superficiali può essere ridotta al minimo. L’intensità della fonte di eruzione del vapore e la profondità dell’acqua sembrano essere i fattori più importanti nella formazione delle onde, seguiti dalla durata del getto di vapore. Mentre questi dati sperimentali possono aiutare a limitare le condizioni di formazione delle onde degli tsunami da parte dei vulcani sommersi, Shen e coleghi notano anche che altri eventi, come il cedimento del fianco del vulcano, i flussi piroclastici, le onde d’urto e il collasso della caldera, che avrebbero anche essi un impatto sul potenziale di un’eruzione nel generare uno tsunami. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.