Gianmarco Pondrano d'Altavilla

AEA lancia una guida per una transizione green giusta

(5 Novembre 2024)

Roma – L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha lanciato una guida diretta ai responsabili politici per arrivare a una transizione green che rispetti anche la giustizia sociale. Al momento l’Europa sta portando avanti una forte spinta per raggiungere una riduzione massiccia delle emissioni inquinanti e salvaguardare biodiversità e gli ecosistemi. Ma – sottolinea il rapporto – il peso di questa transizione colpisce diversi gruppi sociali in modo diseguale. Per affrontare questo problema la guida dell’AEA suggerisce di combinare misure pubbliche correttive per affrontare le conseguenze sociali potenzialmente regressive della transizione green con processi decisionali partecipativi e il riconoscimento di culture, valori e capacità di trasformazioni diverse da regione a regione. La guida sottolinea che l’Europa ha già messo in campo diversi strumenti per supportare i territori e le persone maggiormente colpiti dalla transizione verso la neutralità climatica, tra cui il Just Transition Mechanism e il Social Climate Fund. Ma va fatto di più: in particolare nel presentare la guida l’AEA chiarisce che “ Per raggiungere la giustizia nelle transizioni di sostenibilità è necessario anche riconoscere l’interconnessione e la complessità dei sistemi in gioco. Un quadro politico olistico e completo che riunisca le politiche di transizione green con le politiche occupazionali, formative e sociali, e integri e coordini gli obiettivi politici nei settori economici chiave, può supportare meglio una transizione giusta. Allo stesso tempo, realizzare transizioni eque richiede un’attenta considerazione delle specificità, delle disuguaglianze e delle sfide del contesto locale e della sua interazione con scale geografiche più ampie. Per implementare efficacemente politiche di transizione giusta, è essenziale rafforzare i meccanismi che supportano il capacity building all’interno di un quadro di governance multilivello. Ciò implica dare potere ai decisori a diversi livelli di governance per mobilitare risorse, nonché consentire ai cittadini di contribuire a dare forma ai processi politici e impegnarsi nella transizione. Particolare enfasi e risorse dovrebbero essere assegnate al capacity building mirato a coinvolgere i gruppi vulnerabili ed emarginati nel processo politico”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla