Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Climate change aumenta diffusione dei metalli tossici

(5 Novembre 2024)

Roma – I cambiamenti climatici e i loro effetti progressivi rischiano di smuovere e diffondere i metalli tossici naturalmente presenti nei terreni, destabilizzando gli ecosistemi e facendoli entrare sempre più nella catena alimentare umana tramite l’agricoltura. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’ Università di Tubinga e pubblicato su Nature Communications Earth and Environment. Nei loro esperimenti il team di ricerca ha riempito dei contenitori a colonna con terreno agricolo fornito da varie aziende agricole. “Abbiamo sottoposto questi terreni alle condizioni di una normale stagione di crescita in Germania in laboratorio, ma nella situazione climatica ipotizzata dell’anno 2100”, spiega l’autore principale dello studio Sören Drabesch, dell’Università di Tubinga. “Abbiamo studiato i cambiamenti nel suolo e nel microbioma del suolo nel tempo.” Il team di ricerca ha scoperto che la mobilità del cadmio presente nel terreno aumenterà di circa il 40 percento in terreni leggermente acidi alle temperature estive delle future condizioni climatiche. “Può quindi essere trovato in concentrazioni più elevate nell’acqua dei pori del terreno e influenza il microbioma del terreno, o il modello di attività di vari microrganismi”, afferma Drabesch. “Alcuni microrganismi diventano più attivi, utilizzano più azoto e quindi acidificano ulteriormente l’ambiente del terreno”. In alcuni terreni, i livelli di cadmio sono destinati ad aumentare a tal punto che il microbioma del terreno ne soffrirà e l’ecosistema dovrà adattarsi. Al contrario, non sono stati riscontrati problemi comparabili in terreni che erano originariamente leggermente alcalini. Anche in condizioni climatiche modificate, il cadmio non è stato spostato in larga misura. Lo studio mostra quanto siano complesse le interazioni tra il clima mutevole, le sostanze nel terreno e il microbioma del terreno. “Gli ecosistemi, compresi quelli agricoli, potrebbero essere massicciamente disturbati da maggiori quantità di cadmio smosso in futuro. Ciò potrebbe anche modificare le emissioni di gas serra causate dall’agricoltura e il cadmio potrebbe finire nelle colture che potrebbero quindi essere dannose per la salute umana”. Questi sviluppi devono continuare a essere monitorati, affermano i ricercatori. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla