Roma – Un numero assai limitato di territori sul pianeta ha “scollegato” la propria crescita economica dalla crescita delle emissioni inquinanti. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK), e pubblicato su PNAS. Per stabilizzare il clima globale, la crescita economica e le emissioni di carbonio devono essere disaccoppiate in modo che le economie possano continuare a crescere senza aumentare le emissioni di carbonio. Studi precedenti sul disaccoppiamento del carbonio si sono concentrati in gran parte su intere nazioni o singole città. Gli autori della nuova ricerca hanno esaminato i risultati economici di oltre 1.500 regioni subnazionali, nonché le loro intensità di emissioni di carbonio basate sulla produzione negli ultimi tre decenni. Le regioni in questioni producono collettivamente l’85 per cento delle emissioni globali. Gli autori hanno scoperto che solo il 30 per cento delle regioni ha completamente disaccoppiato la crescita economica dalle emissioni di carbonio. Sono stati osservati alti tassi di disaccoppiamento tra regioni ad alto reddito e regioni subnazionali che hanno ricevuto supporto per il disaccoppiamento dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e dall’Unione europea. Ulteriori analisi hanno mostrato che la varianza nei tassi di disaccoppiamento era più alta all’interno delle nazioni che tra le nazioni, con la più alta varianza dei tassi di disaccoppiamento all’interno delle nazioni osservata nelle nazioni con una governance debole. Se gli attuali tassi di disaccoppiamento continuano, stimano gli autori, solo meno della metà delle regioni subnazionali sarà in grado di raggiungere emissioni di carbonio nette pari a zero entro il 2050. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Il mondo è molto indietro sulla strada di un’economia sostenibile
(29 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla